Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Internet&Social
  1. ANSA.it
  2. Tecnologia
  3. Internet & Social
  4. Ue a Facebook, si impegni su commenti a diffamazioni

Ue a Facebook, si impegni su commenti a diffamazioni

Parere avvocato generale su caso deputata austriaca

"Facebook può essere costretta a ricercare e ad individuare tutti i commenti identici a un commento diffamatorio di cui sia stata accertata l'illiceità, nonché commenti equivalenti se provenienti dallo stesso utente".

E' il parere dell'avvocato generale della Corte Ue, Maciej Szpunar, le cui conclusioni non vincolano la Corte di giustizia, sul caso di Eva Glawischnig-Piesczek, deputata al Parlamento austriaco e presidente del gruppo dei Verdi, che ha chiesto ai giudici austriaci di emettere un'ordinanza cautelare nei confronti di Facebook per porre fine alla pubblicazione di un commento diffamatorio nei suoi confronti.

Un utente di Facebook aveva infatti condiviso, sulla sua pagina personale, un articolo della rivista di informazione austriaca online oe24.at intitolato "I Verdi: a favore del mantenimento di un reddito minimo per i rifugiati". Tale pubblicazione ha avuto come effetto di creare su Facebook un 'riquadro anteprima' del sito oe24.at, contenente il titolo e un breve riassunto dell'articolo, nonché una fotografia di Glawischnig-Piesczek.

Tale utente ha inoltre pubblicato, a proposito del suddetto articolo, un commento degradante nei confronti di Glawischnig-Piesczek. Siffatti contenuti potevano essere consultati da qualsiasi utente di Facebook. Poiché Facebook non ha reagito alla sua richiesta di cancellare il suddetto commento, Glawischnig-Piesczek ha chiesto che venisse ordinato a Facebook di cessare la pubblicazione e/o diffusione di foto che la ritraggono.

La Corte Suprema dell'Austria investita della controversia ha chiesto alla Corte di giustizia di interpretare in tale contesto la direttiva sul commercio elettronico. Nelle sue conclusioni odierne, l'avvocato generale Szpunar ritiene che la direttiva sul commercio elettronico non osti a che un host provider che gestisce una piattaforma di social network, quale Facebook, sia costretto, mediante un provvedimento ingiuntivo, a ricercare e ad individuare, tra tutte le informazioni diffuse dagli utenti di tale piattaforma, le informazioni identiche a quella qualificata come illecita dal giudice che ha emesso tale provvedimento ingiuntivo.

Nell'ambito del provvedimento ingiuntivo, l'host provider può anche essere costretto a ricercare e individuare le informazioni equivalenti a quella qualificata come illecita, ma unicamente tra le informazioni diffuse dall'utente che ha divulgato l'informazione di cui trattasi. L'avvocato generale precisa inoltre che nel caso di specie, il diritto dell'Unione invocato non disciplina la questione se Facebook possa essere costretta a rimuovere i commenti di cui trattasi a livello mondiale.

        RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

        Video ANSA



        Modifica consenso Cookie