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Apple:graduale distacco Cina, cuffiette prodotte in Vietnam

Analista, Cupertino al momento non indipendente al 100%

Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni sul Wall Street Journal, arrivano nuove voci sul graduale distacco dagli impianti produttivi cinesi da parte di Apple. Le prossime cuffiette del colosso americano, le AirPods Pro 2, potrebbero essere infatti prodotte almeno in parte anche in Vietnam, nonostante un pezzo della filiera resterà ancora in Cina. Lo ha detto l'analista esperto del mondo Apple, Ming-Chi Kuo, commentando il rapporto del Wsj e aggiungendo che gli accessori non saranno realizzati totalmente in Vietnam per l'impossibilità di Cupertino di rendersi indipendenti al 100% dalle industrie cinesi nel giro di poco tempo.

L'idea di Apple resta però quella di divincolarsi dal mercato di Pechino, visto che molti dei suoi partner, come Luxshare e Goertek, hanno già trasferito le loro operazioni in Vietnam, preferendolo alla seconda scelta dell'azienda, l'India. Il Wsj ha spiegato che sono almeno due le motivazioni che hanno spinto il colosso americano a prendere le distanze dalla Cina.

La prima è politica: nel mezzo delle crescenti tensioni tra Washington e Pechino, Apple non vorrebbe dover fronteggiare conflitti commerciali che ne rallenterebbero la produzione. Poi una questione logistica: la pandemia e i relativi lockdown hanno posto maggiormente in essere l'esigenze, per i big del tech, di diversificare la catena di fornitura, per non puntare su singoli paesi ma avere più impianti di appoggio internazionali, in caso di nuove chiusure localizzate.

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