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Gli smartphone top sotto l'albero puntano sui video

Da Apple e Huawei a Vivo e Oppo, sfida è su qualità dei filmati

Schermi grandi e ad altissima risoluzione, processori veloci e fotocamere sempre più performanti, ma non solo: gli smartphone più belli e costosi portati sul mercato in questo 2020 - perfetti da far trovare sotto l'albero di Natale - puntano a rimpiazzare le videocamere professionali, con nuove tecnologie per stabilizzare le immagini che consentono riprese di qualità anche in movimento. A proporli sono tutti i principali produttori di telefoni, da Apple a Samsung, da Xiaomi a Huawei, passando per Oppo e Vivo.

In casa Apple l'iPhone 12 Pro Max - uno dei quattro melafonini svelati in autunno - è senz'altro il migliore per la resa di foto e video. Il dispositivo monta una tripla fotocamera posteriore: ultra-grandangolo con apertura f/2,4 e campo visivo di 120°, grandangolo con apertura f/1,6 e teleobiettivo f/2,2 che raggiunge uno zoom ottico 5x e digitale 12x. Nel sensore principale la stabilizzazione ottica non è sulla lente, ma direttamente sul sensore, e il pixel è più grande, da 1,7 micrometri, per catturare più luce e consentire un maggior dettaglio anche di notte. In aggiunta c'è lo scanner LiDAR, che si rivela utile nelle foto notturne migliorando l'autofocus. La qualità nelle registrazioni video è elevatissima: HDR con Dolby Vision fino a 60 frame al secondo. E per le foto c'è il formato ProRaw, una via di mezzo tra il formato Raw che usano i fotografi con una reflex - file non compressi che consentono la massima libertà in fase di editing a livello di esposizione, bilanciamento del bianco, colore - e i classici formati compressi Jpg e Heif.

Se Apple ha stabilizzato il sensore, la cinese Vivo ha portato sullo smartphone un supporto gimbal. Lo smartphone X51, con cui l'azienda ha esordito in Europa, ha un innovativo sistema di stabilizzazione meccanica dell'immagine pan-tilt, che permette di catturare foto e video in modo stabile sia in movimento sia in situazioni di scarsa illuminazione. Il sensore principale della quadrupla fotocamera posteriore integra un modulo di stabilizzazione modellato su un sistema cardanico professionale, che si muove nella direzione opposta ai movimenti di scuotimento fornendo una maggiore stabilità. Durante le riprese, se lo smartphone si inclina, si muove o ruota, il giroscopio del Gimbal Camera System è in grado di la direzione e lo spostamento dell'oscillazione.

Anche Huawei, da anni all'avanguardia nella fotografia mobile grazie alla partnership con Leica, ha deciso di migliorare le riprese video. Il Mate 40 Pro ha incastonati sulla scocca un sensore principale da 50 mp, un ultra grandangolo da 20 mp, un teleobiettivo da 12 mp con zoom ottico 5x, ibrido 10x e digitale 50x, e un sensore tof, in un comparto fotografico che spicca anche per i filmati. La Dual Cinema Camera include uno shooting ratio da 3:2 in stile cinema, lo steady Shot aiuta a catturare contenuti video in alta definizione, e l'XD Fusion HDR Engine assicura un equilibrio nell'esposizione, anche in caso di estremi contrasti di luce. Ulteriori novità sono la funzionalità Tracking Shot e Story Creator, che offre effetti cinematografici realistici. E' inoltre possibile aggiungere in modo semplice musica in sottofondo, filtri ed effetti.

La stabilizzazione dei video è un punto forte anche di Oppo, che non riserva questa caratteristica al top di gamma. Il Reno4 è uno smartphone di fascia media che si propone come un cameraphone, grazie alla stabilizzazione ottica del sensore principale e alle tecnologe che supportano le riprese notturne.

Foto e video di qualità sono una caratteristica anche del flagship Find X2 Pro, dotato di Ultra Steady Video Pro e Ultra Steady Video. Consente di girare filmati grandangolari e fare riprese non solo a risoluzione 4K 60fps, ma supporta anche la registrazione di video HDR live.

Promette una qualità cinematografica il Note 20 di Samsung, grazie all'alta risoluzione garantita dalla fotocamera 8k e al formato di 21:9. La modalità Video Pro offre messa a fuoco, audio, esposizione, strumenti di zoom e ripresa a 120 fps con opzioni FHD. Si possono inoltre controllare le sorgenti audio regolando il segnale e scegliendo tra i microfoni o le sorgenti esterne, per avere la massima chiarezza dei suoni.

In scia c'è anche il Mi 10 Pro di Xiaomi, che vanta un sensore principale da 108 megapixel e riprese video UHD in 8K 30fps. Sul fronte software si può scegliere tra varie modalità video, tra cui Portrait video, Color focus, ShootSteady, Vlog e Slow Motion, che consentono di creare filmati di qualità in modo facile. 
   

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