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MotoGp: Italia, vince Ducati di Petrucci, Marquez 2/o

Terzo posto per Dovizioso, Rossi ritirato

Non ci crede Danilo Petrucci, il sogno di una vita è coronato e sul gradino più alto del podio è difficile ora trattenere le lacrime. Del resto il primo successo in motogp ha un sapore unico per il pilota ternano, arriva sulla pista del Mugello e lo show è tutto Ducati: Petrucci si prende la ribalta anche perché ha saputo fare meglio di Marc Marquez, tenendo a bada lo spagnolo che chiude al secondo posto. Sul podio l'altra rossa di Andrea Dovizioso, per un gp d'Italia segnato dai campioni di casa. "Non ci credo a quello che ho fatto, è una giornata speciale: ringrazio tutti quelli che hanno creduto in me, la Ducati prima fra tutti e Andrea (Dovizioso ndr), mi sarebbe piaciuto che vincendo io lui arrivasse secondo" le parole di Petrucci, che al Mugello ha tirato fuori la grinta dei numeri uno, e si è preso la rivincita su quanti non avrebbero scommesso sulla sua stoffa da campione. E' stata gara impegnativa e stancante anche per il caldo arrivato all'improvviso: Petrucci poi non stava bene, aveva avuto nei giorni scorsi la febbre e gli antibiotici lo avevano indebolito, tanto che fino a ieri non riusciva a fare più di cinque giri consecutivi per dolori muscolari. Il 3/o tempo in qualifica faceva però ben sperare in un buon risultato, ma forse neanche lui pensava di riuscire a battere Marquez e il compagno Dovizioso.

E invece tra i due duellanti la spunta il ternano. Al via tutte le Ducati scattano bene, dietro al poleman Marquez si accodano Dovizioso, Petrucci e Miller, insieme alla Suzuki di Alex Rins. Il ritmo, forse proprio per le alte temperature, non è troppo alto e Petrucci pensa di provare ad andare in testa alla gara per provare a imporre il suo ritmo. Il gruppo di testa lentamente si assottiglia e quando Jack Miller cade nel corso del 16/o giro, diventa chiaro che la lotta sarà ancora una volta fra i tre team ufficiali Ducati, Honda e Suzuki. I quattro piloti sembrano studiarsi, qualcuno tenta un timido sorpasso in fondo al rettilineo del traguardo, ma evidentemente non è ancora il momento di accendere la miccia. Inizia l'ultimo giro, Marquez si sposta verso l'interno della prima curva, ma arriva leggermente lungo e quando il Dovi prova ad affiancarlo i due si toccano. Petrucci, visto un piccolo varco all'interno lasciato dai due duellanti riprende la testa della corsa. Il pilota Ducati percorre le ultime curve col fiato sospeso e quando sul rettilineo del traguardo scarica tutta la potenza del suo motore, la concentrazione lascia lo spazio alla gioia e alle lacrime. Dietro di lui si piazzano Marquez e Dovizioso che così facendo perde altri 4 punti nella classifica mondiale dallo spagnolo. Anche il pubblico, orfano di Valentino Rossi, caduto alla curva Arrabbiata 2 dopo soli 7 giri di gara quando era 22/o, può lasciarsi andare ai festeggiamenti. Per molti di loro l'importante è che non abbia vinto Marquez, il nemico numero 1. Quando i piloti salgono sul podio, gli applausi sono solo per Petrucci e Dovizioso, quest'ultimo un po' scuro in volto per l'occasione persa, mentre per lo spagnolo scattano impietosi i fischi. Lui sorride, incurante della contestazione, il campionato, ogni domenica che passa, sembra essere sempre più nelle sue mani.

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