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Minneapolis, nuovo appello di Hamilton: 'F1, siamo con te'

La rabbia del campione del mondo, "basta razzismo"

 "Sono sopraffatto dalla rabbia".  Lewis Hamilton torna a lanciare il suo grido di allarme per i fatti di Minneapolis. Il pilota inglese della Mercedes nei giorni scorsi aveva scosso il mondo della Formula1 puntando il dito contro i suoi silenzi di fronte alla morte di George Floyd, le accuse di razzismo alla polizia Usa, le fortissime tensioni in tutti gli States. Ora, con un lungo post ribadisce la sua presa di posizione e muove alla prima presa di posizione ufficiale della F1: "Siamo con te nella lotta a ogni forma di razzismo", la dichiarazione "Sono completamente sopraffatto dalla rabbia, nel vedere il palese disprezzo della vita di altre persone - scrive il campione del Mondo - L'ingiustizia che vediamo nei confronti dei nostri fratelli e delle nostre sorelle, in tutto il mondo, e' disgustosa e deve finire. Molti sembrano sorpresi, ma questi fatti non sorprendono noi. Chi di noi, nero o mulatto o di qualsiasi altro colore, vede queste cose ogni giorno non deve sentirsi come fosse colpevole di qualcosa alla nascita. Ci sono volute centinaia di migliaia di persone in strada e tanti edifici bruciati perche' le autorita' si muovessero e Chauvin venisse arrestato", aggiunge poi Hamilton riferendosi al poliziotto che arresto' Floyd e lo immobilizzo' a terra soffocandolo. "Purtroppo, l'America non e' l'unico luogo al mondo dove il razzismo vive: non restate fermi in silenzio".
    A questo post, ha fatto seguito una nota della F1: "Siamo con voi, e con tutte le persone che lottano contro il razzismo: e' un male da cui nessuno sport o nessun settore della societa' e' immune, ed e' solo insieme che possiamo opporci e sradicarlo"
   

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