"Siamo partiti dalla B per
arrivare alla Champions, una cosa inimmaginabile, il non plus
ultra. Abbiamo rilanciato l'azienda facendo un bel lavoro".
Antonio Percassi celebra il decennale del secondo avvento alla
presidenza dell'Atalanta (la prima volta era stata dal 1990 al
febbraio 1994) con una video-intervista realizzata al Gewiss
Stadium e messa in onda dal canale YouTube del club.
"Allo stadio dobbiamo ancora intervenire sulla Tribuna Ubi e
quindi sulla Curva Sud, poi vogliamo far diventare Zingonia
ancora più bella ed efficiente - sottolinea -. E' cambiato molto
da quando siamo arrivati. La nostra è una famiglia di
supertifosi atalantini: mio figlio Luca nella sua gestione ha
creato un contesto di manager all'altezza della situazione
arrivando a grandi risultati grazie al mister, a tutto lo staff
tecnico e ai giocatori".
Percassi non manca di sottolineare il suo leitmotiv
stagionale: "Ho sempre detto che il primo obiettivo da
raggiungere sarebbe stata la permanenza nella categoria e finora
l'abbiamo sempre centrato". Circa le partite memorabili, una su
tutte: "Il massimo della gioia è stata la vittoria fuori con lo
Shakhtar a Kharkiv per qualificarci agli ottavi - chiude il
presidente nerazzurro -. Poi metto il secondo tempo a Milano
contro il Manchester City da cui abbiamo tutto da imparare:
ricordo la furbizia nel fermare il gioco dieci minuti dopo
l'espulsione del portiere. Abbiamo giocato tante grandi partite,
vedi quella con l'Inter a San Siro in questa stagione, che
meritavamo di vincere, e in Coppa Italia l'anno scorso contro la
Juventus".
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