Una lettera per la Spagna,
caratterizzata anche da forti critiche per gli atteggiamenti
degli americani, "troppo egoisti", ai tempi della pandemia di
coronavirus. Jon Rahm, numero 2 del golf mondiale, prende carta
e penna e da Phoenix, dove abita insieme alla moglie Kelley,
manda parole e messaggi d'incitamento alla sua terra. Ma non
risparmia critiche agli americani. "La strada da percorrere è
ancora lunga e tortuosa. Ma noi spagnoli siamo testardi e se ci
mettiamo in testa una cosa alla fine la portiamo a termine.
Specialmente chi, come me, viene dai Paesi Baschi. Per uscire da
questa emergenza sanitaria mondiale occorre che tutti facciano
la propria parte. Sembra facile, vero? Non è così. Ogni giorno
qui negli Stati Uniti vedo gente che agisce in maniera
egoistica. Tutto questo era già inaccettabile già 3 settimane fa
ma adesso tutto questo mi rende davvero furioso. Perché qui in
America avevamo tutte le informazioni del caso già da tempo.
Abbiamo visto cosa stava accadendo in tutto il mondo decidendo
di agire con mezze misure e scarsa applicazione e per questi
motivi pagheremo un prezzo carissimo".
Le parole dell'asso del golf iberico verso gli americani sono
dure. "A vedere quello che sta succedendo in Spagna mi si spezza
il cuore. Penso alla mia gente e alla mia città, Barrika, e a
tutte quelle persone che mi hanno aiutato ad arrivare in alto
nello sport e nel golf".
Quindi un abbraccio a distanza a tutti i suoi familiari e un
aneddoto che rende bene l'idea su come occorre rispettare le
disposizioni governative ai tempi del coronavirus. "C'è una
strada a Bilbao che in circa 100 metri racchiude le case di mia
nonna, mio fratello e dei miei zii. Non si vedono da 2 settimane
ed è così che dovrebbe essere. In un momento come questo non
occorre pensare a noi stessi ma ai nostri cari. Se tutti insieme
decidiamo di agire in questo modo, allora sì, possiamo uscire da
questo incubo".
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