Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gaza - Nelle case della Striscia la crisi economica fomenta la violenza

Gaza - Nelle case della Striscia la crisi economica fomenta la violenza

26 aprile

08 maggio 2020, 17:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Striscia di Gaza © ANSA/AFP

Striscia di Gaza © ANSA/AFP
Striscia di Gaza © ANSA/AFP

Mentre due milioni di persone a Gaza vivono giornate di tensione nel timore che presto o tardi anche nella Striscia si manifesti il coronavirus - finora si sono avuti solo 17 casi positivi, con 10 guarigioni - nell'intimo delle abitazioni c'è già chi da un mese sta pagando in prima persona il prezzo della crisi sanitaria. Secondo la organizzazione Aisha per la protezione delle donne e dei bambini si sta registrando un netto aumento nelle violenze familiari in seguito all'ordine impartito alla popolazione di uscire il meno possibile per strada. "In particolare - ha detto all'ANSA la direttrice di Aisha, Rim Freineh - sono denunciate pressioni psicologiche e violenze verbali. Talvolta si giunge anche a violenze fisiche".
    Nel 70 per cento dei casi, la causa immediata delle violenze è da attribuirsi alle accresciute difficoltà economiche. Ad esse si aggiungono complicazioni legate alla chiusura dei tribunali islamici che si occupano delle vertenze familiari e dei tribunali civili. La polizia ha intanto ricevuto altre incombenze più urgenti. Di fronte a situazioni di violenza, nel 59 per cento dei casi - secondo Freineh - non resta dunque altra scelta che chiedere aiuto alla famiglia. Altri si rivolgono ad Ong come la sua, o ai vicini. "Mancano - secondo Freineh - piani preordinati per affrontare le violenze familiari". La situazione, avverte, si fa sempre più preoccupante. Organizzazioni come Aisha possono oggi solo dare voce al senso di impotenza di chi denuncia di essere vittima di sopraffazioni domiciliari. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza