Gli italiani che riscoprono la 'fratellanza dai balconi' si ritrovano al contempo incollati alla tv. Anzi, lasciano il focolare del piccolo schermo acceso anche mentre lavorano in smart working, organizzano video-call con colleghi e amici, preparano la cena o fanno i compiti con i più piccoli: sempre pronti ad alzare il volume per cogliere gli aggiornamenti sull'emergenza coronavirus. Nell'ultima settimana, dall'8 al 15 marzo, scandita dai due decreti Conte che hanno radicalmente cambiato le nostre abitudini, in ciascun minuto di ciascun giorno si sono sintonizzate davanti a un televisore 14,1 milioni di persone, un numero impressionante, e il pubblico è ringiovanito in media di ben tre anni. A raccontare la tv ai tempi del coronavirus è l'Osservatorio dello Studio Frasi. Il 'picco', naturalmente, spetta al presidente del Consiglio: le 21.50 dell'11 marzo, mentre Conte si apprestava a blindare l'Italia, sono il minuto più visto dal 2014, con 32,7 milioni di persone davanti alle diverse emittenti che hanno trasmesso in diretta l'intervento del premier (72% di share).
Capo Oms, toccato dagli applausi dai balconi - "Sono rimasto toccato dai video delle persone che applaudono gli operatori sanitari dai balconi o dalle storie di chi si offre di fare la spesa per gli anziani. Questo spirito straordinario di solidarietà deve diventare ancora più contagioso del virus". Lo ha detto il direttore dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso del briefing sull'emergenza coronavirus.
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