Ha oramai la direzione operativa del gruppo Tim , Amos Genish, l'uomo della 'convergenza', che ha iniziato con una start up digitale ed è finito conteso dai 'big' delle tlc. Capace di lavorare in squadra, leale ma anche pragmatico e determinato, racconta chi lo conosce. E' un israeliano di 57 anni, ma ha saputo diventare brasiliano, come racconta lui stesso in un'intervista ai media locali, imparando il portoghese per integrarsi meglio.
Sposato con quattro figli (la seconda moglie Heloisa Furtado Becker ha 23 anni meno, con lui in Gvt e poi in Telefonica), si e' laureato in economia e contabilita' all'Universita' di Tel Aviv, ma ha anche un passato nell'esercito, come ufficiale della riserva.
La carriera come manager inizia negli Usa, dove e' stato Ceo di una compagna tecnologica quotata al Nasdaq, nel 1999 ha preso la strada delle telecomunicazioni ed e' stato tra i fondatori, assieme ad un gruppo di investitori israeliani guidati dall'imprenditore Joshua Levinberg, di Global Village Telecom.
Gvt e' un operatore alternativo brasiliano che ha cablato parte nel centro e nel sud del paese sudamericano, usando la rete telefonica satellitare per raggiungere i luoghi piu' remoti.
Genish ne e' stato Ceo portandolo alla espansione, raggiungendo un fatturato di oltre 2 miliardi di dollari nel 2014. Nel 2007 ne ha guidato l'Ipo in Borsa in Brasile, nel 2009 il processo di vendita della società a Vivendi, per 4,8 miliardi di dollari. La società poi e' stata ceduta a Telefonica per piu' di nove miliardi di dollari.
Genish e' stato membro del consiglio di amministrazione di Vivendi dal giugno 2011 al 28 giugno 2012. Un feeling che evidentemente non si e' interrotto, fino alla nomina ad inizio anno per guidare l'ufficio che nel gruppo francese sovrintende alla strategia di 'convergenza' tra contenuti, piattaforme e distribuzione. Da Londra ora Genish si trasferirà, con tutta la famiglia, a Roma dpve oramai ha la direzione operativa del gruppo Tim.
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