AOSTA - Storia, leggenda, identità e tradizione si fondono nella Fiera di Sant'Orso, la principale manifestazione valdostana dedicata all'artigianato, che celebra la creatività e l'industriosità dei valligiani, attraverso una delle espressioni più conosciute e apprezzate della cultura rurale di montagna.
La 'Millenaria' (così chiamata perché la tradizione vuole che si tenga fin dal 1.000 d.C., e quindi quella di quest'anno sarà l'edizione numero 1015), si celebra per tradizione il 30 e 31 gennaio - i 'giorni della merla', i più freddi del periodo invernale - nel centro storico di Aosta, a partire dal borgo medievale di Sant'Orso, nelle strade intorno alla Collegiata. Racconti leggendari narrano che tutto abbia avuto inizio proprio di fronte la chiesa dove il Santo, vissuto anteriormente al IX secolo, sarebbe stato solito distribuire ai poveri indumenti e 'sabot', le tipiche calzature in legno ancora oggi presentate alla fiera.
Nei due giorni della 'Foire' i banchi allestiti all'aperto accolgono 1.100 espositori che rappresentano tutti i settori dell'artigianato di tradizione valdostano: scultura e intaglio su legno, lavorazione della pietra ollare, del ferro battuto e del cuoio, tessitura del 'drap' (stoffa in lana lavorata su antichi telai in legno), lavorazione dei merletti. Oltre a queste lavorazioni sono presenti innumerevoli prodotti: dai capi di abbigliamento (frutto della lavorazione dei pizzi al tombolo, tipica di Cogne e della tessitura della canapa a Champorcher) fino ai sabot in legno e ancora cesti e cestini in vimini, oggetti per la casa, scale in legno, botti, rastrelli, slitte per il trasporto del fieno, 'copapan' per il pane, taglieri per salumi e formaggi, e numerosi altri manufatti.
Il successo della manifestazione - che accoglie ogni anno circa 200mila visitatori dalle regioni limitrofe oltre che da Francia, Svizzera, Austria e altri Paesi europei - si spiega con la 'magia' che connota la Fiera, al di là del semplice aspetto espositivo, e che contagia per primi gli artigiani. Per 48 ore Aosta si cala in una festosa atmosfera di divertimento, con il percorso della Fiera caratterizzato da spettacoli folkloristici e animazioni musicali che coinvolgono turisti e residenti. Inoltre, nel padiglione allestito in piazza Plouves e nei 'Punti rossoneri', disseminati lungo l'itinerario della Fiera, è possibile degustare e acquistare i migliori prodotti enogastronomici valdostani e apprezzare le specialità della cucina tradizionale della regione alpina.
Tra gli eventi collaterali, vi sono spettacoli e animazioni per bambini, mostre, danze e concerti di musica tradizionale che conducono al momento 'clou' nella notte tra il 30 e il 31 gennaio con la 'Veillà': musica, canti, libagioni e spuntini nelle vie e anche nelle storiche cantine del centro (per l'occasione aperte ai visitatori) per trascorrere una notte di festa in allegria fino all'alba. Per info su programma e offerte di soggiorno www.lovevda.it.
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