L'esercito forma giovani che magari poi tornano alla società civile, ma la formazione che hanno avuto può risultare preziosa anche fuori dalla Forze Armate. Lo sottolinea il generale di Corpo d'Armata Salvatore Farina, capo di stato maggiore dell'Esercito, che punta a rinforzare questo collegamento fra giovani militari e civili in chiave lavorativa.
"Il personale - afferma Farina, intervenuto oggi all'Unione Industriale di Torino a un convegno nell'ambito degli Stati Generali del Mondo del Lavoro - è quello che bisogna curare. Noi vogliamo valorizzarlo puntando a trasparenza, meritocrazia e crescita. Abbiamo tantissimi giovani che entrano nell'Esercito ogni anno: molti rimangono, altri non trovano posto nelle Forze Armate ma sono validissimi cittadini che hanno la capacità di affrontare anche situazioni di emergenza. Sono stati formati non solo come forza lavoro ma anche sotto il profilo dei valori, che sono molti utili alle industrie e a tutte le organizzazioni nazionali che creano ricchezza e progresso".
"Vorremmo - rimarca - rinforzare questa comunicazione fra i nostri giovani, che poi possono essere ricollocati nelle attività produttive del mondo del lavoro nazionale".
Sul fronte dell'innovazione, Farina annuncia la volontà di "rinnovare le tante infrastrutture che abbiamo sul territorio che sono per certi versi datate, con un progetto all'insegna della sostenibilità". Questo significa, spiega, "energia green e chilometri zero per l'addestramento", ma anche "caserme aperte alla cittadinanza per l'uso degli impianti sportivi".
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