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Contro calamità Sistema RescUe risposta ad euroscettici

A Ciampino da Commissario Stylianidis grazie a ruolo Italia

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Contro gli incendi boschivi e le calamità naturali, il sistema RescUe di coordinamento per le emergenze, lanciato dallo scorso anno dalla Commissione europea, per intervenire in aiuto degli Stati membri e supportare i mezzi gli equipaggi nazionali, "quando le capacità interne diventano insufficienti", si afferma sempre più come una realtà consolidata; e punta ad avere, entro il 2025, una flotta permanente d'intervento, in modo da offrire assistenza in tutta Europa per incendi boschivi che avvengano anche in piu' Paesi contemporaneamente, offendo anche maggiori investimenti nelle attività di prevenzione e preparazione. Un meccanismo di mutuo soccorso, una rete di sicurezza, che si attiva e che è "la risposta, unendo le forze, agli euroscettici che ritengono che tutti i problemi possano essere risolti attraverso gli Stati Nazionali e le risorse nazionali: è un'illusione. La flotta di transizione è un primo passo coraggioso e vogliamo potenziarla, anche per affrontare emergenze sanitarie, rischi biologi, chimici e nucleari", come ha sottolineato il Commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione della crisi, Christos Stylianidis. Dall'aeroporto di Ciampino, base per la flotta dei Canadair, sono tra i messaggi lanciati oggi dalla conferenza di presentazione della fase transitoria del Sistema di risposta alle emergenze a livello Europeo RescUe, presenti, tra gli altri, oltre a Stylianidis, il prefetto Antonella Scolamiero, vice Capo dipartimento dei vigili del fuoco, il Direttore Promozione ed Integrazione del Servizio nazionale di Protezione civile, Agostino Miozzo, ed il Direttore Centrale emergenze del Corpo dei Vigili, Guido Parisi. Dal Commissario Stylianidis sono arrivati grandi elogi e ringraziamenti all'Italia (ad agosto protagonista di un primo test con due Canadair impiegati con colleghi spagnoli per debellare incendi boschivi in Grecia) ed ai suoi vigili del fuoco "eroi sul campo" per il ruolo chiave avuto e aver dato prova di essere "il Paese dell'Unione europea maggiormente impegnato per rafforzare Rescue". "La solidarietà, attraverso RescUe, è un principio fondamentale della famiglia europea – ha detto Stylianidis – ed è anche un elemento essenziale del contesto morale; la solidarietà è importante per i cittadini europei: insisto su tale concetto perché le Istituzioni europee hanno tutte l'obbligo di salvare le vite, i mezzi e le proprietà dei cittadini europei ed è nostro obbligo morale far veder loro che siamo in grado di offrire assistenza in qualsiasi crisi, sia un terremoto, un incendio, un'inondazione: gli incendi, ad esempio, non rispettano le frontiere. Ed allora si può vedere agire un aereo europeo, con vigili del fuoco europei, che danno aiuto, credendo nel progetto europeo". Ringraziamenti ricambiati da Scolamiero e Miozzo, che hanno rimarcato, a loro volta, i 5 anni di "grande lavoro e sforzo" di Stylianidis, prossimo a lasciare il testimone dell'incarico, "in cui il sistema di risposta europeo di protezione civile RescUe ha compiuto passi in avanti e cambiamenti impressionanti". L'attuale flotta di transizione europea RescUe, progetto operativo attivato con la Direttiva 420 del marzo 2019, si avvale, in questa prima fase, di otto Canadair: due dall'Italia ed altrettanti rispettivamente da Spagna, Grecia e Croazia, oltre ad un mezzo aereo dalla Francia e sei elicotteri dalla Svezia. Nella conferenza è stato poi sottolineato, nei numeri, il ruolo operativo dell'Italia, attraverso il Servizio nazionale di Protezione civile ed il Corpo dei Vigili del fuoco, che in campo nazionale ed europeo (10 missioni compiute dal 2014 in Europa per un totale di 350 ore volate), può contare su una flotta di 52 velivoli, di vario tipo: tra questi 19 i Canadair a disposizione (16 quelli dislocati nella scorsa estate ed 8 saranno posizionati nella stagione invernale, al nord, a maggior rischio incendi), di cui 2 per le emergenze a livello europeo; 4 S64 "elicotteri pesanti", capaci di 9mila litri d'acqua; elicotteri leggeri AB412, dislocati nei 15 reparti volo sul territorio nazionale; tra i nuovi arrivi, a Ciampino, un aereo AV139 per nel processo di rinnovamento del parco mezzi dei vigili del fuoco ("Grazie agli investimenti condivisi con l'Europa ed all'abbattimento delle spese", è stato evidenziato) che punta, tra l'altro, ad avere, ulteriori Canadair, ed entro il 2020 otto nuovi mezzi elicotteri leggeri, ed a potenziare il progetto del Servizio Droni, assicurandone la presenza in ogni regione: attualmente sono accorpati i sei zone strategiche. In sinergia con l'Ue, un consolidamento che riguarda, oltre al parco macchine, anche l'esperienza professionale ("Spiccano i nostri nuclei Ncbr e le squadre Usar") per gli interventi su crolli ed alluvioni, l'aggiornamento delle risorse, anche contro i rischi batteriologi, chimici e nucleari, il potenziamento di ospedali da campo. Tra le missioni "italiane" anti incendio in Europa si ricordano tra l'altro quelle nell’estate 2017 in Portogallo e Francia; nel 2018 due volte in Svezia e nel 2019 in Grecia, a nord di Atene.

In collaborazione con:
COMMISSIONE EUROPEA

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