"Lo Sblocca cantieri secondo noi non sta sbloccando un bel niente perché non sta facendo ripartire i lavori. Ci vorrebbero investimenti non solo per le grandi opere, ma per la manutenzione del territorio e per fare infrastrutture sociali che sono carenti da molte parti, come asili, ospedali, scuole sicure. Ci sarebbe bisogno di tanti investimenti in questa direzione e ad oggi non c'è una volontà che va in questa direzione. La cosa più grave è che dietro all'idea che vogliono far passare per fare ripartire i lavori e sbloccare gli investimenti c'è la riduzione dei diritti e anche dei vincoli legislativi". Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Trento, dove ha incontrato i lavoratori della Mercatone Uno e degli appalti pubblici, su sui pende la spada di Damocle del rinnovo contrattuale. "Siamo di fronte ad una legge che in realtà al suo interno allarga il sub appalto. Mentre prima, se un'azienda vinceva un appalto, non poteva subappaltare più del 30% dei lavori, questa legge allarga la percentuale al 50%. Non solo, se chi ha vinto l'appalto ha un un suo sistema di rete di imprese può appaltare quello che vuole. Quindi siamo ad una liberalizzazione del subappalto, che c'entra poco con lo sbloccare i cantieri. Stanno reintroducendo la logica del massimo ribasso", ha aggiunto Landini.
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Provincia di Trento