Svolta elettrica nella mobilità. Ma non si tratta solo di comprare un bus all'avanguardia o di cambiare il motore, come ha detto il direttore generale del Ctm di Cagliari Roberto Murru: intorno al nuovo "carburante" si deve costruire un nuovo mondo di servizi e strutture. Insomma nuove case per i bus ecologici. Che tengano conto di tempi, spazi ed esigenze diversi. Ad esempio, il "pit stop" con il rifornimento di gasolio in deposito, a Milano, ora è di due minuti. Ma l'elettrico sta cercando di recuperare tempo su quelle prassi collaudate da una vita: un bus elettrico ora ha bisogno di dodici minuti tra manovre di arrivo e uscita. Anche su questi dettagli- raccontati dal direttore Operations di Atm Milano Alberto Zorzan durante la tappa cagliaritana del Mobility Innovation Tour a Cagliari, evento internazionale sulla mobilità e percorso di convegni con l’obiettivo di delineare le opportunità e le prospettive offerte dall’innovazione al mondo del trasporto pubblico- si gioca in Italia la partita dell'elettrico e delle emissioni zero. "Siamo fiduciosi che questo possa essere un momento transitorio- ha aggiunto Zorzan- speriamo che ci sia un futuro di un mondo ideale con l'autobus che non ha bisogno di tutto questo". La trasformazione? "Bisogna sottolineare anche gli aspetti più delicati di questo cambiamento- ha continuato Zorzan- c'è un contesto intorno che va riequilibrato e ci sono aspetti di caratterizzazione che vanno adattati alle singole situazioni: non esiste un progetto che vada bene dovunque". Atm che punta sul verde. Ma sempre monitorando progressi e risultati. "I quattro pilastri- ha detto il rappresentante dell'azienda illustrando delle slide- del progetto iniziato un anno fa riguardano la trasformazione della flotta, la ristrutturazione dei depositi, la realizzazione delle infrastrutture di ricarica. E il rinnovo dei veicoli ausiliari. Quest'ultima è stata la parte più facile, l'abbiamo già fatta. Devo dire con buona soddisfazione". Per il rinnovo della flotta a Milano si muovono in trazione elettrica a batteria trenta veicoli, venticinque di ultima generazione. Percorso in un anno a mezzo, a batteria, un milione di chilometri. "L'obiettivo del 2030 è quello di sostituire tutti gli autobus". I depositi? Vanno adattati alla svolta, i mezzi elettrici hanno bisogno di cura e spazi diversi. Per il momento si adattano strutture già esistenti. Ma ora si punta a costruire ex novo le case dei pullman elettrici. Ma sta facendo bene anche la Sardegna. Il professor Riccardo Genova dell’università di Genova ha sottolineato come «Il modello Cagliari riassume in un unico contesto operativo, oltre alla tradizionale ricarica notturna in deposito, le diverse declinazioni applicabili nel settore: reti filoviarie IMC (In Motion Charging) e ricarica rapida in linea per autobus elettrici».
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CTM Cagliari