"Siamo nettamente contrari al reddito di cittadinanza, una misura assistenzialista che non produrrà effetti positivi sulla ripresa economica e sul mercato immobiliare. Con 780 euro al mese un disoccupato non può aspirare a comperare una casa". Lo ha detto Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, l'associazione di piccoli proprietari immobiliari, poco prima di dare il via ai lavori dell'ottava convention nazionale organizzata a Bologna.
Oltre a una panoramica sui futuri scenari del mercato immobiliare il summit è stato occasione per riflettere sulle misure annunciate dal Governo. Proprio all'Esecutivo Confabitare ha rivolto una richiesta alternativa al reddito di cittadinanza. "È meglio sostenere le imprese con agevolazioni fiscali e previdenziali - ha detto Zanni - per creare posti di lavoro e assumere, con contratti regolari, chi non ha un lavoro che poi, con un reddito fisso, può ottenere un mutuo e acquistare una casa".
Presentato anche un elenco di proposte che Confabitare intende portare a Roma. "Sono punti su cui siamo pronti a confrontarci, il nostro obiettivo è ridurre la pressione fiscale sulla casa - ha spiegato - negli ultimi 10 anni aumentata del 110%. Chiediamo l'ampliamento della cedolare secca anche ai negozi; l'applicazione dell'Imu agevolata anche nei Comuni a bassa densità abitativa e provvedimenti, legati alle dichiarazioni dei redditi, per la riduzione delle imposte sulla casa".
In collaborazione con:
Confabitare Bologna