Un regolamento sugli investimenti delle Casse di previdenza private e privatizzate (cui sono associati circa 1,6 milioni di professionisti, nel nostro Paese) da redigere quanto prima, dopo un confronto che permetterà al governo di "trovare soluzioni adeguate, in pieno rispetto dell'autonomia degli Enti". A dirlo il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, nel corso dell'edizione 2019 del 'Forum in Previdenza' della Cassa nazionale di previdenza ed assistenza dei dottori commercialisti (Cnpadc), anticipando che è aperto il cantiere sul provvedimento (atteso da circa 8 anni) che fornirà norme sulle operazioni finanziarie del settore. Per il numero due del dicastero di via Veneto (che, insieme a quello dell'Economia, ha funzioni di vigilanza sugli Enti pensionistici professionali), l'impressione che ha tratto dal dialogo, iniziato circa un anno fa, con i vertici del comparto, è che si tratti di "un mondo preparato, che ha voglia di mettersi in gioco" e che, investendo in economia reale (quasi la metà del patrimonio delle Casse, che è pari a circa 85 miliardi di euro, affonda le sue radici nel tessuto nazionale), "è utile al Paese". Parole accolte favorevolmente dal presidente della Cnpadc Walter Anedda (la cui Cassa, stando alle cifre del Bilancio di esercizio per il 2018, appena approvato dall'assemblea dei delegati, ha raggiunto la cifra di 8 miliardi di riserve patrimoniali): se, infatti, la precedente bozza (mai tradotta in provvedimento legislativo) del Regolamento sugli investimenti delle Casse "richiedeva l'applicazione della normativa sugli appalti, con l'evidente rischio del rallentamento delle procedure", è un bene vi sia "la volontà" del ministero del Lavoro di stilare il testo (che potrebbe trovare spazio tra le pieghe del Decreto crescita), servendosi delle indicazioni delle Casse, che "già si sono dotate di un Codice di autoregolamentazione" sulle operazioni finanziarie, nato all'interno dell'Associazione che ne riunisce 20, l'Adepp.
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CNPADC