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Mercati: Pedon, bene export Vicenza, ma cattivi segnali

Vicenza ANSAcom

 "I trend dell'export vicentino nei primi 9 mesi dell'anno appena trascorso hanno confermato l'eccellenza delle nostre aziende, facendo segnare una moderata crescita del +2,4%. Lo ha detto Remo Pedon, vicepresidente degli industriali di Vicenza, con delega ai mercati esteri, nel corso del covegno "L’economia e i mercati mondiali nel 2020. Quali prospettive", che ha visto tra i relatori anche il professor Carlo Cottarelli. "Alcuni scenari previsionali - ha detto Pedon riferendosi all'anno appena iniziato - ad esempio quelli del rapporto annuale Ice/Prometeia, inducono all’ottimismo, promettendo un 2020 dove il commercio mondiale potrebbe tornare a crescere più del Pil globale. "Indubbiamente il nostro sistema paese - ha aggiunto Pedon - è esposto agli eventi negativi della congiuntura mondiale, ma sono convinto che le nostre imprese sapranno ancora una volta interpretare al meglio le dinamiche dei mercati, intercettando i segmenti della domanda più congeniali alle loro produzioni. Le incertezze degli scenari non ci devono spaventare, ma semmai stimolare a diversificare sempre di più i mercati e a sviluppare la cosiddetta cultura del rischio, fatta di attenzione agli eventi, per prevenirne quelli negativi e gestire al meglio gli imprevisti".
Dall'osservatorio privilegiato come Vicenza, una delle province italiane dove si registra il più alto tasso di esportazioni, il vicepresidente della Confindustria locale ha evidenziato che "i nostri esportatori sono consapevoli della situazione attuale e vi si applicano, con impegno, tutti i giorni. Purtroppo, sono spesso costretti a farlo da soli e senza una politica con la "P" maiuscola e capace di metterli nelle condizioni migliori, per affrontare una competizione mondiale che è sempre più difficile ed agguerrita". "Il 2019 - la disamina di Pedon - si è sostanzialmente chiuso con segnali non proprio entusiasmanti, per il commercio mondiale, cresciuto meno del Pil. E ci troviamo all’alba di un anno che si apre con la Brexit in via di reale attuazione contando che il Regno Unito, sempre nei primi tre trimestri 2019, è cresciuto del 4,34% rispetto allo stesso periodo del 2018. Poi c’è la vicenda dazi tra Usae Cina che speriamo in via di risoluzione contando che gli Stati Uniti nel 2019 sono valsi 1 miliardo e 126 milioni di euro per l’export vicentino manifatturiero (+3,28%) mentre la Cina è crollata del 18,7% a 327 milioni".

In collaborazione con:
Confindustria Vicenza

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