Cassa depositi e prestiti chiude il 2020 con una crescita dell’utile e della solidità finanziaria e patrimoniale e con il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale 2019-2021. Il Consiglio di Amministrazione di Cdp ha approvato il progetto di Bilancio con un utile ante imposte a livello di gruppo in aumento del 25% fino a 2,5 miliardi di euro.
A livello consolidato, includendo le altre società partecipate (tra cui Eni, che ha avuto un impatto negativo per 2,5 miliardi di euro), l'utile netto si è attestato a 1,2 miliardi di euro.
Nell’anno della pandemia le risorse mobilitate hanno raggiunto circa 39 miliardi a livello di Gruppo con una crescita dell’11% rispetto al 2019. Quest’accelerazione è stata permessa anche dalla raccolta netta da record del risparmio postale, la più alta da sette anni, pari a 275 miliardi di euro, 10 miliardi in più rispetto all'anno precedente.
A queste risorse si sono aggiunte emissioni Esg (legate a tematiche ambientali sociale e di governance) pari a 2,5 miliardi che rendono Cdp il primo il primo emittente di finanza sostenibile in Italia.
Sul fronte della sostenibilità è stato inoltre approvato il primo bilancio integrato della Cassa, che evidenzia il nuovo modello di business e operativo adottato per favorire il raggiungimento degli obiettivi 2030 dell’ONU:
"La solidità di bilancio, insieme alla fiducia dei risparmiatori postali, ci ha permesso di potenziare il nostro ruolo di volano per lo sviluppo sostenibile del Paese, con un significativo impatto a livello economico, sociale e ambientale", ha dichiarato il presidente di Cdp, Giovanni Gorno Tempini.
Gorno Tempini ha ricordato, tra l'altro, l'impegno del gruppo per "l’innovazione e la competitività di imprese, infrastrutture e territori" e per "promuovere la nascita di campioni europei nei settori strategici dell’economia nazionale”. Il gruppo è intervenuto, tra l’altro, per l’ingresso di Borsa Italiana in Euronext, la fusione Sia-Nexi-Nets e la nascita di WeBuild da Salini Impregilo.
L’amministratore delegato, Fabrizio Palermo, ha quindi sottolineato il supporto dato dalla Cassa, nel contesto della pandemia, a oltre 100.000 imprese e 50 progetti infrastrutturali grazie a un servizio di consulenza tecnica e finanziaria per gli enti locali. "Gli indicatori della gestione sono in crescita - ha affermato Palermo - con l’utile che ha raggiunto i 2,8 miliardi di euro, a testimonianza dell’efficacia del nuovo modello di business e dell’efficienza della gestione". "Forti di questi risultati - ha concluso l'a.d. - rinnoviamo il nostro impegno per la ripresa economica del Paese”.
Elogi per la gestione sono arrivati dalle fondazioni bancarie, che sono azioniste di minoranza di Cdp, a fianco del ministero dell'Economia. "Le Fondazioni di origine bancaria esprimono grande apprezzamento per i risultati di bilancio di Cassa Depositi e Prestiti", ha detto il presidente di Acri, Francesco Profumo, esprimendo "un plauso convinto al presidente Giovanni Gorno Tempini, all'amministratore delegato Fabrizio Palermo e a tutta la struttura" per il "grande lavoro per ampliare la platea di imprese affiancate nella crescita in Italia e all'estero, per promuovere lo sviluppo delle infrastrutture e di interventi di rigenerazione urbana e di edilizia sociale". Un "particolare apprezzamento per il management" è stato espresso anche dal Comitato di Supporto degli Azionisti di minoranza di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Quaglia.
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CDP