Negli ultimi tre anni in Emilia-Romagna le piccole e medie imprese sono cresciute e hanno investito ad un ritmo superiore delle altre realtà analoghe. In questa regione le 6.600 aziende rappresentano l'11% dell'ecosistema nazionale e la maggior parte opera nei settori della meccanica e agroalimentare. A scattare una fotografia del tessuto produttivo emiliano-romagnolo è stata Banca Ifis che, in occasione dell'evento l'evento 'Fattore I: quale innovazione per il futuro delle Pmi?' organizzato insieme al Gruppo 24 Ore nella sede di Confindustria Emilia a Bologna, ha presentato i numeri relativi alla crescita del triennio 2016-2018.
Rispetto alle realtà del panorama nazionale, le pmi dell'Emilia-Romagna sono il 13% più grandi (i ricavi medi per il 2018 si attestano intorno ai 5,2 milioni di euro rispetto i 4,6 delle altre), sono cresciute a ritmo più elevato nel triennio (+ 5,1% rispetto alle altre al +4,3%) e hanno investito di più (+4,3% contro 3,4%). "Qui ci sono aziende di qualità e funziona molto bene anche il sistema pubblico-privato-professionale, il contesto consulenziale che gli imprenditori hanno - ha spiegato Raffaele Zingone, responsabile direzione centrale affari Banca Ifis - chi fa impresa qui ha accesso a tutte le agevolazioni.
Qui innovazione significa talenti, centri accademici di eccellenza e opportunità di piattaforme per entrare nel mondo del lavoro. In Emilia-Romagna l'ecosistema funziona molto bene, abbiamo anche imprenditori molto capaci, questo è il vantaggio dell'Emilia-Romagna. Noi, come banca, vogliamo semplificare la vita degli imprenditori - ha concluso Zingone - vogliamo farci trovare pronti per ogni loro esigenza e per il loro cammino verso l'innovazione".
In collaborazione con:
Banca Ifis