L'agente di custodia Andrea Schivo
"scelse di essere uomo" a differenza di molti italiani "che si
girarono dall'altra parte". La figura dell'agente morto nel
lager di Flossenburg perché aiutò i detenuti ebrei reclusi nel
carcere di San Vittore a Milano prima di essere deportati é
stata ricordata dalla senatrice a vita Liliana Segre nella casa
circondariale del capoluogo lombardo dove rimase alcuni mesi
prima di essere portata ad Auschwitz.
"Gli unici che dimostrarono umanità furono i detenuti comuni
- ha raccontato la senatrice - poi passarono altri due anni
prima di rivedere degli uomini. Fino ad allora vidi solo
mostri". Davanti a San Vittore é stata posta nei giorni scorsi
una pietra d'inciampo in memoria di Schivo che fu ucciso il 29
gennaio del 1945.
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