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Governo balneare, i precedenti da Leone a Rumor

Un esecutivo di transizione nato con un mandato a breve termine

In una calda estate, in cui si è parlato, tra smentite, controrepliche e ammonimenti, di politica e dei suoi protagonisti sulle spiagge italiane tra comizi e post sui social, tra le ipotesi spunta ora quella di un governo balneare, ovvero di transizione, nato con un mandato a breve termine. Questa fortunata formula, se da un lato esprime il concetto di un esecutivo di breve e predefinita durata, può indurre a sottovalutare la funzione di decantazione per consentire al processo di transizione politica di giungere a definitiva maturazione. Ma se i governi Leone e Rumor saranno ricordati perché nati d'estate e con orizzonti temporali limitati, il governo Conte, per una crisi che ha visto il giorno più buio nel giorno del compleanno del premier, rimarrà nella memoria e "negli scatti" anche per i comizi in spiaggia del suo vicepremier e ministro dell'Interno Salvini.

Il primo vero esecutivo "balneare" è stato il I governo Leone del 1963 (anche se è stato definito così solo in seguito e non al momento dell'insediamento, quando il termine usato era piuttosto "ponte"). Dopo le elezioni politiche di maggio il presidente della Repubblica aveva affidato l'incarico di formare il governo ad Aldo Moro: l'accordo di coalizione con il Psi guidato da Pietro Nenni viene però bocciato dal comitato centrale del partito socialista e il leader Dc rimise il mandato. Giovanni Leone, dopo essersi dimesso da presidente della Camera, riuscì a formare un governo monocolore Dc di transizione, per consentire l'approvazione del bilancio dello Stato entro il termine del 31 ottobre. Giurò nel solstizio d'estate (21 giugno) e rimase in carica fino al 4 dicembre, quando i tempi furono maturi per un governo di centrosinistra organico. Lo guidò proprio Moro e ne fecero parte Dc, Psi, Psdi e Pri.

Ma occorre ricordare che una situazione analoga si era già avuta nel luglio del 1960 con Tambroni che scelse di dimettersi (si era insediato il 25 marzo dello stesso anno) sull'onda delle terribili proteste di piazza a Genova e il presidente Gronchi decise di affidare l'incarico a Fanfani di formare un monocolore democristiano (Fanfani III) che nacque il 26 luglio 1960 e durò fino al 1962.

Il secondo vero e proprio esecutivo definito "balneare" è quello di Mariano Rumor (II) nato nel 1969: rimase in carica dal 6 agosto 1969 al 28 marzo 1970 per un totale di 234 giorni, ovvero 7 mesi e 22 giorni. Ma c'è anche un Rumor, nato in una notte di luglio del 1973 e spentosi il 2 marzo dell'anno successivo, all'alba di una legislatura che si chiuse con un nuovo esecutivo ponte, il quinto governo Dc Moro (febbraio-aprile 1976). Lo stesso per il primo governo Cossiga, dall'agosto 1979 al marzo successivo. In mezzo anche il governo Colombo, dal 6 agosto 1970 al 15 gennaio 1972. Il permanere dello stato di tensione tra socialisti e democristiani, all'indomani di una vivace campagna per le elezioni del 14-15 giugno 1987, rese improponibile la candidatura del segretario della Dc De Mita alla guida del governo. Per far decantare la situazione si pensò allora di fare ricorso a un governo di transizione e Giovanni Goria fu ritenuto l'esponente politico più indicato ad assumerne la guida. Goria restò in carica dal 29 luglio 1987 al 13 aprile 1988, per un totale di 259 giorni, ovvero 8 mesi e 15 giorni.

Pur essendo un'espressione gergale ampiamente usata, gli esecutivi italiani effettivamente nati in estate con un profilo di transitorietà sono stati il governo Pella (l'ottavo governo della Repubblica Italiana, il secondo della II legislatura, in carica dal 17 agosto 1953 al 19 gennaio 1954), che tuttavia è ricordato come un "governo amministrativo", quelli formati da Giovanni Leone e il governo Rumor II, tutti nati tra giugno e agosto e durati dai quattro ai sei mesi. 

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