Navi da guerra australiane compiranno
visite in porto in una base navale nell'isola di Manus in Papua
Nuova Guinea, rafforzando così la presenza navale dell'Australia
al suo nord, in linea con le crescenti preoccupazioni per
l'influenza cinese nel Pacifico meridionale.
Il primo ministro australiano Scott Morrison e il suo omologo
di Papua Nuova Guinea Peter O'Neill hanno firmato ieri a Sydney
un accordo per la riqualificazione della base navale di Lombrum,
che fino a pochi mesi fa rinchiudeva profughi intercettati
dall'Australia nelle sue acque territoriali, prima di
trasferirli in alloggi 'di transizione' nella stessa isola.
"L'accordo rafforzerà l'interoperabilità fra le forze di
difesa dei due paesi vicini e porterà a visite navali
australiane più frequenti", dichiara un comunicato congiunto.
La riqualificazione della base di Lombrum, stata stabilita
dagli Usa durante la Seconda Guerra Mondiale e poi usata da navi
militari australiane per rifornimenti, potenzierà il forte
partenariato con il governo Papua Nuova Guinea e offrirà
opportunità economiche agli abitanti di Manus, ha detto il primo
ministro Morrison. L'Australia finanzierà la maggior parte dei
lavori - segno del desiderio di Canberra di mantenere la
posizione di partner di sicurezza preferito di di Port Moresby e
non rischiare che Pechino subentri nel ruolo.
L'Australia e altri paesi della regione seguiranno da vicino
il avori del vertice del 17 e 18 novembre a Port Moresby dei 21
paesi dell'Apec, l'Associazione di cooperazione Asia-Pacifico,
dove avrà una forte presenza la Cina, già direttamente coinvolta
nello sviluppo di infrastrutture. Il presidente Xi Jinping
arriverà due giorni prima per una visita di stato e terrà
colloqui diretti con i vari leader del Pacifico.
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