(di Stefano Intreccialagli)
Per l'Italia, l'Expo 2020 Dubai è
l'occasione per cambiare la narrazione su se stessa e
raccontarsi non soltanto come terra di cultura e storia ma
soprattutto come luogo di produzione di innovazione e
tecnologia. Ed è l'occasione per realizzare "un salto quantico"
sui rapporti bilaterali con gli Emirati Arabi Uniti, archiviando
il passato delle incomprensioni e guardando a un futuro di
cooperazione in settori che restano strategici, come la difesa,
ma anche di visione come la tecnologia, la meccatronica e la
robotica. Ne è convinto l'ambasciatore per l'Italia negli
Emirati Arabi Uniti, Nicola Lener, che in un'intervista all'ANSA
ha evidenziato il valore di Expo per il posizionamento
dell'Italia nel Golfo e per consolidare le relazioni con Abu
Dhabi.
La partecipazione italiana a Expo "ha una duplice valenza",
ha sottolineato Lener. Innanzitutto, "il padiglione italiano
presenta un'idea aggiornata dell'Italia come Paese non soltanto
grande attore culturale e protagonista della storia, ma anche
grande produttore di innovazioni e tecnologie". E in questa
direzione va anche "una campagna di Nation Branding che stiamo
per lanciare" negli Emirati - Paese tra quelli identificati come
prioritari - volta a "promuovere un'immagine aggiornata
dell'Italia e dei valori su cui punta il nostro Paese per
rilanciare la propria economia e la propria società, anche a
seguito della pandemia. Un'immagine dell'Italia basata su
creatività, innovazione, passione. Su valori forti e soprattutto
su innovazione e tecnologia che ci avvicinano molto agli
Emirati".
Contemporaneamente sul piano bilaterale "ci aspettiamo che
Expo rappresenti un salto quantico, nella quantità e qualità
delle nostre relazioni" con gli Emirati, perché la
manifestazione "continuerà a originare fino a fine marzo un
fascio di relazioni con le autorità, ma anche le aziende e i
centri di ricerca emiratini, che produrranno frutti sicuramente
nei mesi e negli anni".
Sul piano economico, "gli Emirati sono uno dei maggiori
mercati del nostro export in termini assoluti", e rappresentano
"il principale destinatario delle nostre esportazioni nell'area
Mena per i primi nove mesi dell'anno, con un dato superiore
rispetto al 2019 del 6%", ha spiegato l'ambasciatore,
evidenziando poi che l'Italia "punta molto su Dubai come polo
fieristico per accrescere ulteriormente la nostra presenza nella
vasta area Menasa". Anche in Expo si sono svolte iniziative per
illustrare opportunità di collaborazione in settori quali food,
costruzioni, green tech, meccanica, industria 4.0. "Contatti
molto interessanti si sono già sviluppati in queste occasioni e
ce ne saranno altri".
"Noi vediamo tante complementarità tra la strategia degli
Emirati di diversificazione e automazione industriale e la
nostra industria, nella meccatronica e nella robotica. Vediamo
tante opportunità di cooperazione che vorremmo sviluppare in
futuro", ha detto Lener, evidenziando come altro potenziale
fattore di interesse per le relazioni "l'accorciamento delle
catene globali del valore", fenomeno che "pone questa parte del
mondo, e in particolare gli Emirati, come potenziale ricettore
di investimenti italiani in riavvicinamento all'Europa".
Dal punto di vista delle relazioni politiche, tra Italia ed
Emirati "quest'anno è stato caratterizzato da difficoltà e
incomprensioni", ha ricordato l'ambasciatore, alludendo alla
crisi dello stop alle esportazioni italiane di armi di gennaio,
sottolineando tuttavia che "da parte italiana è stato fatto un
grosso lavoro nei mesi scorsi per chiarire queste incomprensioni
e dare dei segnali concreti di interesse al mantenimento di un
rapporto strategico. Adesso l'attesa è che venga compreso lo
sforzo che è stato fatto, perché siamo partner di lunga data
anche nella difesa", un settore "strategico che qualifica le
nostre relazioni a livello politico".
Prosegue anche il lavoro sugli altri temi aperti nelle
relazioni economiche bilaterali. "Ci sono contatti su dossier
industriali del passato che stanno andando comunque avanti" e
pur essendo temi commerciali, "il governo italiano sta cercando
ovviamente di dare una mano" e "fa il possibile per sgombrare il
campo da quelli che potrebbero essere visti come fattori di
difficoltà. Non vogliamo che i contenziosi del passato possano
essere un freno allo sviluppo delle relazioni bilaterali", ha
spiegato Lener.
Per l'ambasciatore infine, "è estremamente stimolante per il
sistema italiano essere negli Emirati". Un luogo dove "è esposto
a una ventata di proiezione verso il futuro che a noi in Italia
è mancata, e che adesso finalmente abbiamo grazie al Next
Generation Eu e al Pnrr. Basta questo per cambiare il mindset",
ed "esporsi, contaminarsi e dialogare con un Paese come questo,
credo sia molto utile".
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