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A Seul cerimonia per i 70 anni dell'invio Ospedale da Campo

A Seul cerimonia per i 70 anni dell'invio Ospedale da Campo

Fu l'impegno italiano alla Guerra di Corea,curò 200.000 pazienti

PECHINO, 17 dicembre 2021, 18:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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In occasione del 70/esimo anniversario dell'arrivo dell'Ospedale da Campo n.68 a Seul durante la Guerra di Corea, l'ambasciata d'Italia in Corea del Sud ha tenuto giovedì una cerimonia di commemorazione alla quale hanno partecipato l'ambasciatore Federico Failla, l'addetto alla Difesa colonnello Nicola Gigante, il vice ministro sudcoreano del ministero dei Patrioti e dei Veterani, Lee Nam-woo, e il Generale Paul LaCamera, comandante dell'United Nations Command.
    Alla loro presenza, è stata deposta una corona di fiori presso la stele che ricorda l'attività dell'ospedale che operò nella scuola elementare Usin, nel quartiere di Youngdeunpo-gu.
    Negli interventi, si legge in una nota, i partecipanti hanno ricordato i tragici eventi di quegli anni e il generoso contributo dell'Italia, che, malgrado non facesse ancora parte dell'Onu, decise di dimostrare la propria solidarietà alla popolazione coreana, inviando un ospedale da campo militare gestito dalla Croce rossa italiana che operò fino a gennaio 1955. Più di 200.000 pazienti, a prescindere dal ruolo nel conflitto, furono curati a testimoniare l'azione umanitaria e a favore della pace dell'Italia repubblicana nelle aree di conflitto.
    L'anniversario ha offerto l'occasione per ribadire l'importanza del rapporto bilaterale tra Italia e Corea del Sud sia per l'eccellente collaborazione nei comuni fori multilaterali sia nella solidarietà reciproca nei momenti di difficoltà.
    "L'Ospedale da Campo numero 68 fu la prima Unità militare della storia repubblicana impiegata fuori dai confini nazionali", ha ricordato l'ambasciatore Failla. "La decisione di inviarlo fu una scelta dettata da finalità umanitarie e, in ultima analisi, fu lungimirante dato che conferisce ancora oggi solidità alla relazione bilaterale con Seul. E dimostrò la determinazione dell'Italia a divenire membro convinto delle Nazioni Unite, consentendo ancora oggi al nostro Paese di partecipare al Comando delle Nazioni Unite che monitora le condizioni di sicurezza nella penisola coreana", ha concluso l'ambasciatore.
   

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