Il 61% degli israeliani non è
soddisfatto della gestione della crisi da coronavirus da parte
del premier Benyamin Netanyahu anche se il suo partito, il
Likud, se si votasse oggi conserverebbe, pur arretrando, la
maggioranza dei seggi alla Knesset. Lo indicano due diversi
sondaggi pubblicati dai media.
In base alla prima rilevazione, solo il 15% si è detto
contento della gestione da parte di Netanyahu: un dato che
riflette una caduta del gradimento popolare visto che un analoga
inchiesta lo scorso aprile assegnava al premier il 32,34% di
consensi. Bocciati, secondo il sondaggio, anche il ministro
delle finanze Yisrael Katz e quello della sanità Yuli Edelstein:
entrambi ricevano il 10% dei consensi. Alla domanda più generale
se il governo abbia saputo gestire l'attuale crisi, il 75% del
campione ha risposto che non è stata "buona". Per quanto
riguarda invece il consenso elettorale, una seconda indagine fa
scendere da 36 a 33 i seggi previsti per il Likud che tuttavia
resta ancora al primo posto. Discesa anche per Blu Bianco,
partito di Benny Gantz: da 14 seggi passerebbe a 9. (ANSAmed).
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