(ANSAmed) - BELGRADO, 01 APR - In Montenegro, in silenzio
elettorale alla vigilia del ballottaggio delle presidenziali, si
saprà domani sera se a guidare il Paese sarà ancora il veterano
Milo Djukanovic, alla ricerca di un terzo mandato, o se invece
il nuovo presidente sarà Jakov Milatovic, giovane economista e
neofita della politica, desideroso di interrompere il potere
trentennale del capo di stato in carica e aprire una pagina
nuova per il piccolo Paese balcanico.
La sfida di domani è infatti anche generazionale tra il
61enne Djukanovic, 'grande vecchio' della politica montenegrina
ai cui vertici ha ricoperto per 7 volte la carica di premier e
per due quella di presidente, e il 37enne Milatovic, brillante
economista da poco entrato in politica, desideroso di incarnare
il volto del futuro e del cambiamento. Elementi questi che hanno
segnato il duello televisivo tenuto dai due sfidanti ieri sera,
a chiusura della campagna elettorale. "Lei si presenta in modo
falso come l'uomo del futuro", ha attaccato Djukanovic, al
quale Milatovic ha ribattuto definendo il presidente uscente
"uomo degli anni Novanta" e "ultimo dittatore europeo". Entrambi
si presentano come europeisti e favorevoli alla piena
integrazione euroatlantica del Montenegro, già membro della Nato
dal 2017 e impegnato da un decennio nel negoziato di adesione
alla Ue. Ma i rispettivi avversari li accusano l'uno,
Djukanovic, di essere il 'padre padrone' del Pase ex jugoslavo,
un autocrate incline a coprire corruzione e crimine organizzato.
L'altro, Milatovic, di essere in realtà un populista e
opportunista, favorevole a stretti rapporti con la vicina Serbia
e con la Chiesa ortodossa serba, che Djukanovic accusa
apertamente di politica 'egemonica' diretta al controllo
dell'intera regione dei Balcani occidentali, e comunque dei
Paesi con nutrite minoranze serbe (in Montenegro la componente
serba costituisce quasi un terzo del totale degli abitanti,
appena 620 mila). (ANSAmed).
In Montenegro domani la sfida Djukanovic-Milatovic
Al ballottaggio presidenziale scontro tra vecchio e nuovo
