In Ucraina sono 29 i giornalisti
rimasti uccisi in tre mesi di guerra, sette mentre erano in
servizio. E in totale, sono stati commessi 280 crimini contro i
media. Lo riporta l'agenzia Ukrinform, citando un monitoraggio
dell'Istituto dei Mass Media ucraino.
Al 24 maggio, i giornalisti rimasti feriti sono nove e almeno
15 quelli scomparsi. Tra questi c'è anche Dmytro Khilyuk,
scomparso nella regione di Kiev durante l'occupazione russa.
"Nonostante questa zona sia stata liberata da marzo, l'Istituto
dei mass media non è ancora riuscito a trovarlo", si legge nel
comunicato.
Durante l'invasione i russi hanno posto sotto sequestro
numerose redazioni: sono infatti almeno 113 i media costretti a
bloccare le rotative.
Cresce anche il numero di minacce e attacchi informatici
contro giornalisti e media: sono 50. "Se all'inizio i russi
minacciavano fisicamente (andavano a casa dai giornalisti o dai
loro parenti), ora preferiscono farlo su internet", si legge nel
comunicato. "Dall'inizio di marzo, - prosegue la nota - c'è
stata una costante tendenza all'intimidazione dei giornalisti
con minacce di reclusione in Siberia, torture e interrogatori.
Perfino la minaccia dell'utilizzo di una bomba atomica, come
accaduto alla redazione del Center for Journalistic
Investigations 'Force of Truth' ".
Inoltre, i siti dei media ucraini subiscono spesso attacchi
informatici da parte dei russi. In questi tre mesi, ne sono
stati registrati 32.
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