Natalia Repnikova, la giudice che lo
scorso anno convertì la condanna di Alexei Navalny da "sospesa"
ad attiva, prima di morire, si è pentita della sua decisione. Lo
ha raccontato lo stesso Navalny, durante il processo che oggi ha
confermato per lui la condanna a 9 anni di reclusione. Le parole
del principale oppositore russo di Vladimir Putin, sono state
poi riprese su Twitter da Kira Yarmysh, la portavoce.
Natalia Repnikova, ha detto Navalny, è morta sei mesi dopo la
sentenza: "Ufficialmente per Covid". Ma poco prima della sua
morte avrebbe segretamente fatto sapere a Navalny, attraverso
una lettera consegnata da dei legali, di essere pentita della
sua decisione.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA