La Grecia corre ai ripari contro il coronavirus dopo un aumento record di casi e impone l'obbligo di mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso, incluse le chiese. Lo riporta l'edizione online del quotidiano greco Kathimerini. Il vice ministro della Protezione Civile, Nikos Hardalias, ha anche annunciato che dal 3 al 9 agosto saranno vietati gli assembramenti nei locali al chiuso ed è fortemente consigliato l'utilizzo delle mascherine all'aperto quando c'è folla. Sospese fino al 15 agosto anche le visite in ospedale e cancellati fino al 31 agosto tutte le feste religiose. La stretta sulle norme è stata decisa dopo che venerdì sono stati registrati 78 nuovi casi di Covid-19 nelle 24 ore, un numero record dalla fine del lockdown. Di questi 10 erano turisti intercettati al loro arrivo in Grecia. In totale nel Paese ci sono stati 4.401 casi di coronavirus e 203 vittime.
Dopo una nuova ondata di contagi di coronavirus lo stato australiano di Victoria ha dichiarato lo stato di emergenza e ha imposto una serie di misure di controllo a Melbourne, la seconda città più popolosa dell'Australia: si comincia dal coprifuoco notturno per arrivare al divieto di celebrare matrimoni, misura mai applicata durante la pandemia. Il Premier dello Stato di Victoria, Daniel Andrews ha annunciato che le restrizioni entreranno in vigore domenica alle 18:00 ora locale e lo resteranno almeno fino al 13 settembre. Lo riporta la Bbc. I residenti a Melbourne non saranno autorizzati a percorrere più di 5 km (3,1 miglia) da casa loro, l'esercizio sarà limitato a una volta al giorno e una persona sarà in grado di fare shopping per l'essenziale alla volta. Dopo i primi successi nel reprimere il virus, l'Australia ha avuto meno casi di molti altri paesi, registrando circa 17000 infezioni e 200 morti. Ma i casi stanno crescendo rapidamente nello stato di Victoria. nelle ultime 24 ore lo stato australiano ha riportato 671 nuovi casi di covid-19 e sette morti portando così il totale dei contagi a 11.557 e delle vittime a 123. "Dobbiamo fare di più. Dobbiamo andare oltre. È l'unico modo per superare questa situazione", ha dichiarato Andrews in una conferenza stampa.
Il numero dei morti per coronavirus in America latina ha superato i 200.000, dopo che nelle ultime ore si sono aggiunti 191 decessi in Perù. Lo riportano vari media internazionali citando il conto dell'agenzia Reuters.