Il Consiglio Ue ha deciso oggi
di prorogare di un anno, fino al 23 giugno 2020, le misure
restrittive introdotte in risposta all'annessione illegale della
Crimea e di Sebastopoli da parte della Russia.
Lo ha reso noto lo stesso Consiglio precisando che le misure,
che si applicano alle persone dell'Ue e alle imprese con sede
nell'Ue, sono limitate al territorio della Crimea e di
Sebastopoli e vietano tra l'altro le seguenti attività:
importazioni di prodotti originari della Crimea o di
Sebastopoli, investimenti in Crimea o a Sebastopoli, servizi
turistici, esportazioni di determinati beni e tecnologie diretti
a imprese della Crimea.
A partire dal marzo 2014, si ricorda in una nota, l'Ue ha
gradualmente imposto una serie di misure restrittive nei
confronti della Russia in risposta alla deliberata
destabilizzazione dell'Ucraina, comprese le sanzioni rinnovate
oggi.
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