(ANSA) - ROMA, 7 GEN - Il Kazakhstan si appresta a
celebrare nel 2021 il 30esimo anniversario della sua
indipendenza, "pietra miliare che segna la rinascita della
sovranità kazaka e l'acquisizione della libertà". Il presidente
della Repubblica, Kassym-Jomart Tokayev, ha parlato della storia
e di un presente che si proietta in avanti in vista delle
elezioni della camera bassa del Parlamento - il Majilis - il
prossimo 10 gennaio.
Tokayev descrive il primo decennio "come il periodo in cui si
sono gettate le basi per un nuovo Kazakhstan" con l'approvazione
dei simboli dello Stato, la formazione di un sistema di potere,
l'introduzione della valuta nazionale, la creazione delle forze
armate, l'adozione della Costituzione e la determinazione dei
confini, nonché lo smantellamento nucleare e lo spostamento
della capitale, il passaggio a un'economia di mercato, il
consolidamento della proprietà privata e la formazione dei
giovani kazaki "nelle migliori università del mondo".
Sul secondo decennio, il presidente ha ricordato
"l'espansione degli orizzonti" del Paese dal "potenziale
economico cresciuto", testimoniato da congressi di leader
religiosi e da un vertice dell'Organizzazione per la sicurezza e
la cooperazione in Europa, oltre che dalla promozione di una
conferenza in ambito asiatico e da una serie di progetti
internazionali. "Sono stati attratti significativi investimenti
esteri. La nuova capitale (Nur-Sultan), costruita sulle rive del
fiume Yessil, è diventata un simbolo nazionale. Sono stati
avviati grandi progetti infrastrutturali, come la costruzione
del corridoio internazionale 'Europa occidentale - Cina
occidentale'. La costruzione di alloggi si è sviluppata a un
ritmo senza precedenti", ha aggiunto Tokayev, che ha parlato di
"vette ancora maggiori nel nostro sviluppo" nel terzo decennio
d'indipendenza con l'adozione della Strategia 'Kazakhstan-
2050', che ha come obiettivo l'ingresso fra i primi trenta Paesi
sviluppati del mondo.
"Gli obiettivi principali del quarto decennio saranno il
mantenimento di uno Stato forte e di una nazione competitiva",
ha quindi dichiarato il presidente del Kazakhstan, che ha
insistito sullo stimolo delle "riforme politiche ed economiche"
e sul processo di formazione di "una nuova identità nazionale
adeguata alle sfide del tempo".
Tokayev ha sottolineato la storia secolare del Kazakhstan,
interessante per le realtà impegnate nella cinematografia che
sempre più si rivolgono all'Asia, citando come esempio "l'era
dell'Orda d'Oro, che era uno degli imperi più potenti del suo
tempo" e le attività dei principali rappresentanti del movimento
kazako di liberazione Alash, che "all'inizio del secolo scorso
hanno dato un enorme contributo alla promozione dell'idea di
indipendenza, diventando vittime sulla strada per la libertà".
Il presidente ha ricordato la chiusura del sito nucleare di
Semipalatinsk nel 1991: "Considero necessario organizzare un
appuntamento speciale dedicato a questo evento, vista la sua
eccezionale importanza per il futuro non solo del nostro Paese,
ma di tutta l'umanità". Il capo dello Stato kazako ha anche
caldeggiato come "questione di importanza strategica" una nuova
pubblicazione accademica sulla storia del Paese a opera degli
storici. "La rinascita della nostra coscienza storica dipende da
questo", ha dichiarato Tokayev, che ha proposto anche "una breve
storia del Kazakhstan" per stranieri da tradurre "nelle
principali lingue del mondo" con l'obiettivo di raccontare "la
vera storia secolare del popolo kazako", che non "è iniziata nel
1991 o nel 1936" ma affonda le proprie radici in un tempo molto
anteriore.
Il presidente ha anche ribadito che "dopo la firma nel 2018
della Convenzione sullo status giuridico del Mar Caspio, i
nostri confini sono stati finalmente determinati" in terra e in
mare, e che "l'uso diffuso della lingua kazaka non implica
alcuna restrizione all'uso di altre lingue, in particolare il
russo". In merito al crescente interesse per una partecipazione
più attiva del popolo ai processi decisionali del Paese, "il mio
concetto di 'Stato in ascolto' e l'iniziativa di creare un
National Council of Public Trust sono una risposta diretta ad
esso" con iniziative alla base di "ulteriore sviluppo della
società civile", in "una politica volta a democratizzare il
Paese" e ad ammodernare il suo sistema.
"Le riforme politiche non sono questione di un giorno o di un
anno, ma non si possono nemmeno protrarre", ha detto Tokayev,
aggiungendo che "il sistema politico del Kazakhstan si sta
sviluppando" secondo i parametri moderni. "Le prossime elezioni
per il Majilis sono un passo importante verso lo sviluppo di un
Parlamento multipartitico" dalle "diverse piattaforme
ideologiche", in "un processo naturale. Il pluralismo politico
promuove lo sviluppo e il rafforzamento dello Stato in modo
evolutivo".
Infine, il presidente kazako ha rivolto un pensiero ai
giovani: "Il nostro obiettivo è lasciare alla prossima
generazione uno Stato forte con un'economia potente e solide
basi spirituali e morali. È diventata la norma per i nostri
ambiziosi giovani - uomini e donne - impegnarsi per ottenere
un'istruzione nelle migliori università del mondo. Sono certo
che i nostri giovani concittadini torneranno in patria
arricchiti di nuove conoscenze ed esperienze, oppure
rappresenteranno adeguatamente gli interessi del Kazakhstan
all'estero", ha concluso Tokayev. (ANSA).