(ANSA) - ROMA, 24 SET - Il 75esimo anniversario dell'Onu cade
in un momento pieno di drammi e sfide critiche. Il problema
principale resta la pandemia da coronavirus, che sta provocando
gravi danni all'economia globale ed è fonte di numerosi disastri
e sofferenze delle persone di tutto il mondo. Lo ha detto il
presidente del Kazakhstan Kassym-Zhomart Tokayev intervenendo
alla sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite con un
videomessaggio.
"Sullo sfondo di questa tragedia senza precedenti nella
storia dell'umanità - ha aggiunto il capo di Stato kazako -
voglio esprimere a nome dei miei compatrioti la mia sincera
gratitudine e riconoscimento ai medici ed a tutti i
professionisti che ci proteggono in prima linea dal virus".
Tokayev ritiene che la crescita del protezionismo commerciale
e del nazionalismo politico abbia causato interruzioni gravi
nella cooperazione internazionale ed ha portato a "disfunzioni
globali" che a loro volta distruggono le prospettive di sviluppo
sostenibile, privando miliardi di persone della speranza di un
mondo migliore. Il presidente kazako ha quindi esortato a
riflettere sull'adempimento del comune dovere morale associato
alla costruzione del paradigma del "Nuovo Mondo" ed ha espresso
l'opinione che la storia dell'umanità è ad un punto di svolta.
Un momento simbolico nel discorso è stata la citazione in lingua
kazaka della famosa affermazione del grande poeta e pensatore
kazako Abai Kunanbayuly, che ha proposto la propria formula per
un'interazione globale di successo: "Per raggiungere l'armonia,
l'umanità ha bisogno di amore e compassione nei sentimenti,
prudenza e perseveranza nelle azioni, saggezza nelle parole", ha
detto Kassym-Zhomart Tokayev.
Secondo il capo dello Stato, la comunità internazionale
dovrebbe fare molti più sforzi per combattere la pandemia.
Prima di tutto, secondo lui, l'obiettivo di creare un potente
sistema sanitario globale richiederà la modernizzazione delle
istituzioni nazionali e delle istituzioni mediche nei Paesi in
via di sviluppo, attraverso il supporto tempestivo e coordinato
dei Paesi sviluppati e delle agenzie delle Nazioni Unite.
Tokayev ha poi giudicato inammissibile politicizzare lo sviluppo
di un vaccino contro il coronavirus, rilevando la necessità di
un accordo internazionale globale su investimenti e commercio
che faciliti la produzione globale del vaccino e l'efficienza
delle filiere per la sua fornitura. Inoltre, ha proposto di
studiare attentamente l'idea di creare una rete di centri
regionali per il controllo delle malattie e la biosicurezza
sotto gli auspici delle Nazioni Unite, esprimendo la sua
disponibilità ad ospitare una di queste istituzioni in
Kazakhstan.
Per quanto riguarda le prospettive di ripresa dell'economia
mondiale, il presidente kazako si è unito all'appello del
segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per
attuare un pacchetto di misure per stimolare la crescita
economica pari al 10% del Pil globale, e ha anche sostenuto la
sua iniziativa per preparare un Nuovo Accordo Globale volto a
creare pari e maggiori opportunità per tutti.
Un punto a parte del discorso è stato dedicato all'attuazione
dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Secondo il capo
dello Stato, l'obiettivo fondamentale in questa direzione è la
completa eliminazione della fame nel pianeta. Mentre sulle
questioni ambientali, in particolare sul problema del
cambiamento climatico, Kassym-Jomart Tokayev ha ribadito il
forte impegno del Kazakhstan per lo sviluppo di un'economia
priva di emissioni di carbonio, nonostante la sua elevata
dipendenza dai combustibili fossili e la lunga strada da
percorrere per raggiungere gli obiettivi dell'accordo di Parigi
sul clima: "Ridurremo le emissioni di gas a effetto serra del
15% entro il 2030 attraverso la trasformazione economica
sistemica e la modernizzazione industriale. Parallelamente, nei
prossimi cinque anni, prevediamo di piantare più di due miliardi
di piantine di alberi nel nostro Paese", ha sottolineato.
Concludendo il suo discorso, Kassym-Jomart Tokayev ha
sottolineato che il Kazakhstan era e rimane un forte sostenitore
dell'Onu, e che vuole "partecipare attivamente alla creazione di
un futuro più luminoso e più felice per tutti". (ANSA).