I talebani hanno cacciato con la
forza da diverse province afghane i residenti appartenenti a
diverse minoranze, distribuendo parte delle terre sottratte ai
propri affiliati. Lo denuncia Human Rights Watch, sottolineando
che molte di queste operazioni hanno colpito la minoranza sciita
degli hazara e sostenitori del deposto governo di Ashraf Ghani
come forma di "punizione collettiva".
Secondo un comunicato dell'ong, i talebani hanno sfrattato
centinaia di famiglie hazara dalla provincia meridionale di
Helmand e da quella settentrionale di Balkh. In precedenza,
altri oppositori erano stati cacciati dalle province di
Daikondi, Oruzgan e Kandahar. Questi sfratti forzati da case,
terre e fattorie sono avvenuti spesso "solo con pochi giorni" di
preavviso e senza alcuna possibilità di presentare ricorsi
giuridici, afferma Hrw.
"I talebani stanno cacciando con la forza gli hazara e altri
sulla base dell'etnia o delle opinioni politiche per premiare i
sostenitori talebani", ha detto Patricia Grossman, direttrice
associata per l'Asia dell'ong. "Questi sfratti, compiuti con
minacce dell'uso della forze e senza alcun processo legale, sono
seri abusi che equivalgono a punizioni collettive", ha aggiunto
Grossman.
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