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Covid, Merkel: 'La situazione è molto seria'

'La terza ondata della pandemia la fa da padrone. Non possiamo lasciare soli medici e infermieri, serve sostegno'

 "Purtroppo dobbiamo dire di nuovo: la situazione è seria e cioè molto seria. La terza ondata della pandemia la fa da padrone". Lo ha detto Angela Merkel in Parlamento, presentando la modifica della legge sulla pandemia che prevede l'inserimento a livello federale del "freno di emergenza". Merkel ha sottolineato, "lo dicono i dati dei posti occupati in terapia intensiva". "Non possiamo lasciare da soli i medici e gli assistenti sanitari. Da soli non possono vincere questa battaglia. Hanno bisogno del sostegno dello Stato, della politica, della società, di noi cittadini, di noi tutti".

"Il virus non perdona alcuna esitazione. Ogni indugio comporta solo che i tempi si allungano. Il virus capisce solo una cosa: la determinazione" e "ogni giorno conta", ha aggiunto. La cancelliera ha sottolineato che l'ultimo incontro fra Stato e Regioni ha rappresentato una "cesura" e che per questo serva l'intervento legislativo federale. Quindi ha chiesto l'appoggio del parlamento a questa importante aggiunta alla legge per la protezione della salute.

Angela Merkel ha difeso il divieto di uscita come una delle misure per contenere la terza ondata della pandemia in Germania: "non è una invenzione nuova" e "non è una panacea", ha affermato parlando ai deputati. È uno strumento che può essere utile "in combinazione con altri". Anche il deputato dell'SPD ed esperto della Salute Karl Lauterback, molto ascoltato in Germania, è intervenuto sull'argomento, affermando che "nessun Paese è riuscito a contrastare la diffusione della variante britannica senza aver fatto ricorso anche (non solo) al divieto di uscita".

Merkel si è vaccinata a Berlino con AstraZeneca. Ne ha dato notizia il portavoce Steffen Seibert su Twitter. "Sono contenta di aver ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Ringrazio tutti quelli che si impegnano nella campagna vaccinale - ha detto la cancelliera- il vaccino è la chiave per superare la pandemia".

In Germania la Gran Bretagna, da domenica, non sarà più nella lista delle zone a rischio covid. Lo ha comunicato il Robert Koch Institut. Per chi arriva dal Regno Unito col cambio di classificazione non sarà più necessaria la quarantena.

"In tutto il mondo i contagi e le morti stanno continuando ad aumentare a un tasso preoccupante. A livello globale il numero di nuovi casi di Covid per settimana è quasi raddoppiato negli ultimi due mesi, si sta avvicinando il tasso più alto di infezione visto finora durante la pandemia". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nella dichiarazione di apertura di un briefing incentrato su Papua Nuova Guinea e la regione del Pacifico occidentale.

REGNO UNITO -  Trova conferma nell'elaborazione dei dati statistici dell'Ons, equivalente britannico dell'Istat, la tendenza a un netto calo di contagi complessivi da Covid nel Regno Unito resa possibile dal doppio effetto di oltre tre mesi di lockdown (dal quale il Paese ha iniziato a uscire gradualmente e parzialmente solo in questi giorni) e di una campagna di vaccini giunta oltre 41 milioni di dosi somministrate. Stando ai conteggi aggiornati, nella settimana chiusasi il 10 aprile l'isola ha fatto registrare 130.000 test positivi contro 185.000 dei sette giorni precedenti: pari a non più di uno 0,2% della popolazione (una persona su 500 circa) malgrado una media di tamponi attorno a un milione al giorno. Il calo, sottolinea l'Ons, è stato rilevato in tutte e 4 le nazioni del Regno (Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord). E nella maggiore di esse, l'Inghilterra, il totale settimanale dei contagi è risultato essere (con un abitante infettato ogni 480) il più basso da settembre.

FRANCIA - La didattica a distanza alla quale il Paese è stato costretto per due settimane dopo aver tenuto le scuole sempre aperte dall'inizio di maggio 2020, ha i giorni contati. Il portavoce del governo, Gabriel Attal, ha confermato stamattina ai microfoni di France Info che i ragazzi torneranno a scuola dopo le vacanze di aprile, così come previsto: il 26 aprile materne ed elementari, dal 3 maggio medie e licei. "Gli studenti devono poter tornare in classe e le date annunciate saranno confermate", ha detto Attal, anche se "probabilmente" il rientro alle medie e licei si farà con una presenza in classe al 50% a rotazione. Ancora con numeri preoccupanti per contagi e pressione sugli ospedali, la Francia non prevede dunque rinvii nelle riaperture e in una riunione all'Eliseo il governo - attorno al presidente Emmanuel Macron - ha deciso di procedere con riaperture graduali da metà maggio di ristoranti e musei: "fin dall'inizio dell'epidemia - ha detto Attal - la Francia ha avuto chiarissima la priorità per la scuola, sia per motivi educativi sia per ragioni sociali, ma anche psicologiche. Questa è la scelta che abbiamo fatto dall'inizio dell'epidemia e di cui non ci pentiamo: mantenere il più possibile aperte le scuole. E sono rimaste aperte due o tre volte in più rispetto agli altri paesi e in particolare rispetto ad alcuni nostri vicini e non abbiamo alcun rimpianto su questo".

AUSTRIA - L'Austria da maggio riaprirà gradualmente tutti i settori, dalla cultura allo sport, dalla gastronomia al turismo. Questo grazie al "turbo dei vaccini" atteso nelle prossime settimane con la fornitura extra di dosi Biontech Pfizer. Lo ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz dopo un vertice con i governatori dei laender. Kurz si è detto soddisfatto che sia stato evitato un nuovo lockdown su tutto il territorio nazionale e che "gli scenari di fine mondo" non si siano avverati. Il cancelliere ha definito la situazione epidemiologica "relativamente stabile". Le riaperture avverranno con prudenza e si baseranno su mascherine, tamponi e green pass. A fine mese - ha annunciato - saranno vaccinati tutti gli insegnanti e i poliziotti.

INDIA - Il Paese ha registrato un ulteriore record di nuove infezioni da Covid-19 in 24 ore, con 217.353 positivi, secondo i dati resi noti oggi dal ministero alla Sanità. Nei dieci stati che vedono quasi l'80 per cento dei casi nazionali, (Maharashtra, Uttar Pradesh, Delhi, Chhattisgarh, Karnataka, Madhya Pradesh, Gujarat, Kerala, Tamil Nadu e Bengala Occidentale) le infezioni sono state ancora in crescita rispetto ai giorni precedenti. Il Maharashtra, dove Mumbai e altre città sono in semi-lockdown da due giorni, ha superato tutti con quasi 62mila nuovi positivi, seguito da Uttar Pradesh con 22.339 mentre Delhi riferisce 16.699 nuovi casi. La campagna nazionale di vaccinazione ha raggiunto sinora oltre 117 milioni 200 mila persone.

GIAPPONE - Il governo giapponese è pronto a introdurre nuove misure restrittive in quattro prefetture per contenere il recente incremento dei contagi di coronavirus. Tre di queste sono le aree che circondano la capitale Tokyo, nello specifico Saitama a nord, Chiba a est, e Kanagawa a sud-ovest. La prefettura di Aichi, invece è situata tra Tokyo e la città di Osaka, dove si è riscontrato il maggior numero di infezioni nelle ultime settimane. In totale saranno 10 le prefetture dove è in vigore il 'quasi stato di emergenza', tra cui Kyoto, Osaka, la stessa Tokyo e l'isola di Okinawa. Il provvedimento prevede la chiusura anticipata nelle ore serali delle attività commerciali, tra cui bar e ristoranti, pena l'applicazione di sanzioni più severe rispetto al primo stato di emergenza, la cui revoca è stata decisa a metà marzo. Da quella data il Giappone ha registrato una crescita costante delle infezioni, che - sebbene a livelli molto più contenuti rispetto ai valori dei paesi occidentali, allarmano le autorità, anche in vista dell'organizzazione delle Olimpiadi di Tokyo, previste in poco più di tre mesi. Per il secondo giorno consecutivo a livello nazionale sono stati segnalati oltre 4.000 casi, con Osaka che contribuisce con la cifra record di 1.208, seguita da Tokyo con 729. Le nuove misure saranno effettive dal prossimo martedì e dureranno fino all'11 maggio.

MESSICO - Ha superato quota 210mila il numero di decessi legati al Covid-19 registrati da inizio pandemia, secondo i dati dell'università americana Johns Hopkins. Il Paese da 126 milioni di abitanti ha riportato finora 2,29 milioni di casi di contagio, di cui 1,76 milioni guariti. E' al terzo posto al mondo per numero di morti dopo Stati Uniti e Brasile, ma primo in rapporto alla popolazione.

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