Una Brexit senza accordo sarebbe una "calamità reciproca" per il Regno Unito e per l'Unione europea che infliggerebbe un duro colpo all'economia britannica: lo ha detto ieri sera il cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond. Parlando alla cena annuale dell'associazione delle aziende manifatturiere britanniche (Make UK), riportano i media internazionali, Hammond ha inoltre sottolineato che i parlamentari del regno dovrebbero smetterla di cercare di introdurre modifiche al meccanismo del backstop (la contestata clausola teorica di salvaguardia d'un confine post Brexit senza barriere fra Irlanda e Irlanda del Nord) che Bruxelles non accetterebbe con breve preavviso
Un'ottava deputata laburista, Joan Ryan, ha annunciato l'uscita dal maggiore partito britannico d'opposizione e l'ingresso nel Gruppo Indipendente nato dalla scissione di un primo drappello di parlamentari della destra interna al Labour, in polemica col leader Jeremy Corbyn.
Fra i vari punti della contestazione rivolta dal gruppo a Corbyn (anche accusato d'incarnare una linea "di estrema sinistra" e non abbastanza anti Brexit), Ryan - già al governo sotto Tony Blair e presidente della lobby parlamentare dei Laburisti Amici d'Israele - ha incentrato le sue critiche sulla "piaga dell'antisemitismo" e "dell'odio anti israeliano" che infetterebbe oggi il partito. Ryan ha anche sostenuto che il leader sarebbe circondato da "trotzkisti, stalinisti, comunisti" e lo ha bollato come "inadatto" alla carica di primo ministro.
Ai fuoriusciti potrebbe unirsi qualche altro laburista o ex laburista, secondo i media, ma anche 3 deputate Tory pro Remain dissidenti dalla linea di Theresa May sulla Brexit.