Le violenze commesse contro la minoranza Rohingya sono "senza scuse": lo ha detto il vice presidnete americano Mike Pence alla leader birmana e premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi.
Pence, che ha incontrato Suu Kyi a margine del summit Asean di Singapore, ha inoltre commentato gli arresti e le condanne di due giornalisti dell'agenzia stampa Reuters, definendoli "profondamente preoccupanti" per milioni di americani.
In risposta, la Nobel per la Pace ha detto che solo la Birmania è nella posizione di spiegare cosa è successo e come vede la situazione, così come solo gli americani possono capire al meglio cosa stia succedendo negli Usa.
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