Gli uffici stanno compiendo una
rivoluzione già iniziata prima dell'arrivo del Coronavirus e del
conseguente impatto dello 'smart working', ma a Milano il boom
per gli uffici non si sta riducendo, almeno per quelli nuovi e
tecnologicamente avanzati. Lo afferma in un'intervista all'ANSA
Alexei Dal Pastro, amministratore delegato Italia di Covivio, un
gruppo controllato dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio che nel
capoluogo lombardo detiene immobili destinati a uffici per un
valore superiore ai tre miliardi. Un gigante che non ha
intenzione di cambiare la sua strategia di concentrarsi proprio
negli immobili 'business' milanesi nonostante l'arrivo del
lavoro da remoto, una rivoluzione che probabilmente proseguirà
in modo diffuso per molti mesi. "Non è assolutamente vero che i
grandi gruppi pensino di ridurre la dimensione della loro
presenza perché molti dipendenti fanno 'smart working', anzi
l'ufficio è sempre più centrale e sta cambiando in un mix
innovativo", assicura Dal Pastro. "Anche in questo momento le
richieste per gli spazi più nuovi sono oltre il 70% del totale e
spesso non riusciamo a soddisfarle tutte. Posso dire che a
Milano il lavoro remoto sta accelerando una trasformazione già
in atto: se 20 o 30 anni fa anche l'80% degli uffici era
dedicato ai tradizionali desk, alle scrivanie, già adesso siamo
al 50-60% ed è probabile che la percentuale si ridurrà ancora a
favore di aree comuni, riservate, per esempio 'lounge' dove si
potrà lavorare portando il proprio portatile", aggiunge l'a.d.
di Covivio Italia. "Già molti nostri clienti, come Fastweb e
Maire Tecnimont, stavano sperimentando prima dell'emergenza
Covid-19 un forte 'smart working' - spiega Dal Pastro all'ANSA -
ed è un'esperienza molto positiva ed efficiente. Ma l'ufficio
resterà centrale e lo è anche ora che in molti, a Milano e non
solo, operano da casa, anche grazie al fatto che le reti
Internet hanno retto: il lavoro sta cambiando e diventa 'mix',
così anche l'ufficio lo sarà. Il punto è che gli spazi siano
tecnologicamente efficienti e perché quelli più vecchi non siano
superati andando fuori mercato hanno una strada sola, che noi
stiamo percorrendo da tempo". E' lo 'strip out', cioè la
riqualificazione di un edificio più o meno storico, lasciando
solo le infrastrutture e rifacendo tutto a nuovo a partire,
soprattutto ora, dagli impianti di aerazione. Covivio sta
sperimentando qualcosa di molto simile per esempio con il
progetto Wellio, che aprirà nel a Milano in via Dante a
settembre e si estenderà su una superficie di 4.500 metri
quadrati. Una struttura nel cuore della città che offrirà circa
400 postazioni di lavoro, puntando tutto su flessibilità e
servizi.
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