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Turchia: crisi immobiliare, valle castelli resta disabitata

Turchia: crisi immobiliare, valle castelli resta disabitata

Acquirenti arabi si ritirano, in crisi progetto 732 ville lusso

ISTANBUL, 17 gennaio 2019, 14:17

Redazione ANSA

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Ai piedi delle colline di Mudurnu nella provincia di Bolu, cuore naturalistico della Turchia nordoccidentale, il complesso di 732 ville doveva ricordare una valle di castelli incantati in stile Disneyland. Ma oggi sembra più una valle fantasma. Perché al di là del dubbio gusto estetico, le abitazioni extra lusso, costruite pensando al ricco mercato arabo, sono rimaste disabitate e il complesso, che prevede anche un centro commerciale, è tuttora sospeso. La recessione economica in Turchia ha bloccato per mesi il progetto Burj al Babas da 200 milioni di dollari, dopo che numerosi investitori del Golfo si sono ritirati dall'acquisto di 351 ville, ciascuna del valore di circa mezzo milione di dollari. Le attività della compagnia responsabile della costruzione, il gruppo Sarot, sono quindi state bloccate.
    Colpita dalla crisi economica, come tante altre nel settore edilizio, la società ha cercato di ristrutturare i suoi debiti. Dopo mesi di trattative, sostiene il suo vicepresidente Mezher Yerdelen, il progetto ripartirà con l'obiettivo di essere completato entro ottobre e le ville potranno tornare sul mercato. I costruttori si dicono convinti che per coprire i debiti basterà venderne la metà. La loro speranza è che il boom di investimenti immobiliari stranieri registrato nel 2018 in Turchia (+78,4% su base annua) grazia al crollo della lira turca attragga anche lì nuovi investitori.
   

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