Nel 2018 le compravendite immobiliari
residenziali sono cresciute del 5% rispetto all'anno precedente
ma a fronte di un calo dei prezzi medio dell'1,4% che raggiunge
il 2,4% se si considerano le città minori.
È quanto emerge dai dati preconsuntivi relativi all'anno 2018,
raccolti dalla FIMAA - Federazione Italiana Mediatori Agenti
d'Affari aderente a Confcommercio con la direzione scientifica
di Stefano Stanzani (Università di Bologna). Lo studio è
riferito per l'86,9% ad abitazioni usate e per il 13,1% ad
abitazioni nuove.
Nel 2018 la crescita delle compravendite nelle città di
italiane con maggiore popolazione residente Bologna - Genova -
Milano - Napoli - Palermo - Roma - Torino - Bari è pari al 4,7%
rispetto all'anno precedente. Ottime le performance sugli scambi
a Bari (+10%) seguita da Napoli (+6,7%), Torino e Genova
(+4,5%), Bologna (+4%), Roma (+3%), Milano e Palermo (2,5%).
Sul fronte dei prezzi medi di vendita si registra un calo
medio dell'1,2% sul dato del 2017. I maggiori ribassi si
registrano a Genova (-3,3%) e Palermo (-3%) seguite da Napoli
(-1,9%), Roma (-1,5%) e Bari (-0,5%). Buona invece la
performance di Bologna (+1%). Prezzi stabili a Milano e Torino.
Per il 2019, rileva lo studio (a patto che le aspettative per il
PIL non risultino disattese e rimangano positive anche per il
2020) si prevede una crescita media del numero delle
compravendite del 9%. Gli scambi cresceranno maggiormente nelle
grandi e medie città, saranno stabili nei capoluoghi con
popolazione al di sotto dei 100mila abitanti e nelle città non
capoluogo. I prezzi resteranno stabili nelle grandi città, ad
eccezione di Milano dove saliranno, mentre saranno in calo nei
piccoli centri. Ancora in calo infine il valore dell'usato.
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