"La riapertura di un nuovo ufficio in
pieno centro nel corso principale è stato un segnale di
ossigeno, di incoraggiamento, di speranza, un segno tangibile di
un impegno mantenuto". Così Marco Marsilio, presidente della
Regione Abruzzo, commentando al TG Poste, il primo anniversario
della riapertura dell'ufficio postale de L'Aquila Centro,
rimasto chiuso dopo il sisma del 2009. È stata "una grande
festa", ha detto ospite negli studi di Poste Italiane a Roma.
"Spesso - ha proseguito - si associa l'idea della presenza di
Poste Italiane come una presenza istituzionale: c'è questa idea
che Poste Italiane sia un pezzo dello Stato, un pezzo della
presenza delle istituzioni".
Marsilio ha inoltre illustrato la nuova proposta di legge per
la rinascita dei borghi montani della Regione, dove Poste
Italiane è presente e negli ultimi due anni ha installato 14
nuovi Atm Postamat, 156 impianti di videosorveglianza, 244 spot
Wi-Fi e 231 nuove cassette postali. "Ieri ho presentato ai
capigruppo della maggioranza una proposta di legge alla quale
tengo molto, con la quale vogliamo dare incentivi economici a
chi fa nascere figli o a chi trasferisce la residenza nei centri
montani con più di 600 metri di altitudine, comprese le singole
frazioni anche di centri al di sotto dei 600 metri, con meno di
3.000 abitanti. Abbiamo delimitato questa tipologia di comuni -
ha spiegato Marsilio - perché, mentre in Italia negli ultimi
cinque anni c'è stato un decremento demografico dello 0,9%, in
Abruzzo questo decremento è quasi il doppio (2%), in quelle aree
sta al 6,5%. Vogliamo fare in modo che queste persone possano
avere un incentivo che duri tre anni per poter creare attività e
a far tornare a crescere queste comunità. Anche qui - ha
concluso - spero di poter avere sempre più vicino Poste
Italiane".
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