(ANSA) - FIRENZE, 05 GIU - Per i balneari "la situazione è
preoccupante, sia per i tempi che per le motivazioni", "si
tratta davvero di una fase confusa perché le gare, che saranno
gestite dai Comuni, dovrebbero essere fatte entro fine anno, ma
non ci sono ancora i decreti attuativi. Occorre urgentemente
fare chiarezza perché non si tratta solo di fare una mappatura
dei manufatti accatastati o da accatastare e di mettere a gara
il sedime andranno in realtà a gara molte imprese avviate, che
hanno un valore economico". Così Michela Fucile, vicepresidente
di Confartigianato Imprese Toscana. L'associazione, spiega in
una nota che l'Agenzia del Demanio ha inviato ai Comuni costieri
toscani delle lettere in cui vengono richiesti dati tecnici
sulle opere edilizie, o comunque inamovibili, presenti nelle
aree in concessione. Alcuni concessionari sono in fibrillazione
perché sono a loro arrivate dai Comuni delle lettere nelle quali
si comunica l'avvio da parte del Demanio del procedimento di
incameramento delle opere inamovibili e in cui si dà per
scontato che le concessioni scadano il 31 dicembre 2023; cosa
che non trova d'accordo i concessionari del settore balneare.
Per Fucile "I concessionari, in un momento di intenso lavoro
come quello di inizio stagione, con rilevanti investimenti già
effettuati, dovranno controllare e reperire dati, planimetrie e
documenti tecnici che sono già in possesso dei Comuni, con
aggravi di costi, perché in tanti dovranno rivolgersi a
professionisti. Non si comprendono le motivazioni di queste
richieste e queste incertezze non aiutano gli imprenditori".
"Una situazione - conclude - che può danneggiare non solo gli
imprenditori oggi titolari delle concessioni ma anche la filiera
turistica della Costa Toscana".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA