(ANSA) - PECHINO, 31 MAR - L'indice Pmi manifatturiero
registra a marzo in Cina a un rallentamento e, pur restando nel
ciclo espansivo per il terzo mese di fila, scende a 51,9,
ritracciando dai massimi di aprile 2012 segnati a febbraio
(52,6): il dato, diffuso dall'Ufficio nazionale di statistica, è
tuttavia migliore delle stime degli analisti di 51,5 e continua
a beneficiare della rimozione delle restrizioni anti-Covid
decisa a dicembre dalla leadership comunista.
Tra i sottoindici, i nuovi ordini si attestano a 53,6 (da
54,1 di febbraio) e la produzione a 54,6 (da 56,7), mentre la
fiducia si conferma stabile.
Quanto ai servizi, l'indice Pmi non manifatturiero balza a
58,2, facendo meglio di febbraio (56,3) e centrando il livello
più alto da maggio 2011, a conferma del solido rimbalzo
innescato dalla fine della 'tolleranza zero' al Covid.
Parlando ieri all'apertura del Boao Forum 2023 (la 'Davos
d'Asia' sull'isola di Hainan), il premier Li Qiang ha detto che
l'economia cinese sta mostrando "un forte slancio" a dispetto di
un ambiente globale difficile, con una performance a marzo che è
migliore rispetto a quella di gennaio-febbraio. Li ha anche
espresso ottimismo e promesso sostegno alle imprese per superare
gli effetti di tre anni di politica della 'tolleranza zero' al
Covid. "Lanceremo misure per ampliare l'accesso al mercato,
creando un ambiente migliore in cui le aziende private possano
aprire nuovi orizzonti e le imprese straniere effettuare nuovi
investimenti in modo efficace", ha detto il premier. (ANSA).