"Esprimiamo soddisfazione per
l'accordo raggiunto sulla delega fiscale e ci auguriamo che si
proceda celermente all'esame del testo in commissione, con
successivo approdo in aula entro il termine previsto del 20
giugno. Non va dimenticato, tuttavia, che una riforma così
importante è rimasta bloccata per due mesi senza ragioni
sostanziali, come abbiamo spiegato a più riprese". Lo dichiarano
in una nota Vita Martinciglio e Giovanni Currò, rispettivamente
capogruppo e vicepresidente M5S della commissione Finanze alla
Camera.
"A questo proposito - continuano - ricordiamo che anche sul
catasto nulla è cambiato se non nella forma, dato che già il
testo originario escludeva l'utilizzo delle nuove rendite a fini
fiscali. In compenso, imprese, famiglie e professionisti hanno
dovuto attendere più a lungo misure importanti come il cashback
fiscale per le spese socio-sanitarie e l'easy tax, che consente
a chi beneficia del regime forfettario di superare il limite
dimensionale dei 65.000 euro di fatturato senza subire un
eccessivo e improvviso aumento di imposte".
"Particolare menzione, infine, merita l'emendamento a firma mia
e del collega Zanichelli, che impegna il Governo a tutelare il
bene casa nella sua interezza, garantendo che il necessario
riordino delle deduzioni e detrazioni Irpef conservi il sistema
di spese fiscali che oggi ne stimolano il mercato: dalla
ristrutturazione al miglioramento energetico. Ora che il
centrodestra ha soddisfatto i suoi appetiti pre-elettorali si
torni a lavorare senza sosta per portare a casa una riforma
qualificante" concludono.
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