Banca Ifis nel primo trimestre
2020ha registrato un utile di 26,4 milioni di euro
(-11,7%)"nonostante l'effetto coronavirus", un margine
d'intermediazionea 106 milioni (-18,6%), costi operativi in
diminuzione a 73,5milioni (-1,2%), requisiti di capitale con il
consolidamento inLa Scogliera che vedono Cet1: 11,12% (+0,16%
rispetto al 31dicembre 2019) verso un requisito Srep dell'8,12%.
Per gli nplci sono stati incassi per 65 milioni (+12,3%). Il 93%
delpersonale è stato messo in smart-working per
l'emergenzacovid-19 e oltre 300 nuovi clienti sono stati
acquisiti inmodalità digitale nel periodo del lockdown (+5%).
Approvate18.300 moratorie. "Abbiamo garantito la salute e la
sicurezza delle nostrepersone e della clientela - ha evidenziato
l'ad LucianoColombini - senza alcuna interruzione operativa. La
situazioneeconomica, patrimoniale e finanziaria del gruppo è
solida econsente alla banca di affrontare con fiducia l'attuale
crisifinanziaria". La banca sottolinea che i risultati del
primo trimestre "sono stati impattati dal Covid-19, anche se i
primi due mesi dell'anno erano in linea con i target del Piano
industriale". Nel mese di marzo, quando la pandemia ha portato
alla chiusura di molte attività economiche, l'istituto afferma
di aver "fatto un grande salto tecnologico, sperimentando nuove
modalità di lavoro che "hanno permesso di raggiungere importanti
obiettivi". Oltre 5.000 clienti sono stati contattati e sono
stati attivati circa 300 nuovi clienti, sono stati
sviluppati nuovi prodotti e servizi come i finanziamenti
per le riconversioni industriali o il potenziamento delle
linee produttive legate all'emergenza. È stato inoltre
attivato un forte monitoraggio e presidio su alcuni settori
particolarmente impattati dal Covid-19. In poche settimane è
stata infine predisposta una piattaforma digitale per
efficientare il processo di erogazione dei nuovi crediti
garantiti dallo Stato previsti dal Decreto Cura Italia.
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