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Responsabilità editoriale di Advisor
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Il mercato immobiliare cinese scricchiola e preoccupa non solo Pechino, scrivono gli esperti di Pictet. I governi di mezzo mondo hanno gli occhi puntati su ciò che sta accadendo, a partire dalla vicenda Evergrande (con debiti per 305 miliardi di dollari) che ha riportato sotto la lente il grandissimo indebitamento dell’economia del colosso asiatico, con potenziali contagi non solo interni.
Ad aggravare la situazione c’è il fatto che il settore immobiliare è il traino dell’economia cinese e quindi il crollo di Evergrande minaccia di ripercuotersi duramente sull’economia di tutto il Paese.
Il problema immobiliare, però, è più reale che mai. Del resto, sono quasi 15 anni che la Cina persegue campagne di costruzioni immobiliari a ritmi altissimi, nel campo delle infrastrutture ma anche dell’edilizia residenziale. Il problema è che gli edifici non vengono costruiti seguendo le logiche del mercato, cioè in base alla domanda, ma sono regolati dai governi locali, che traggono il 50% dalla vendita dei terreni edificabili e decidono dove è possibile edificare.
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