Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Economia

Responsabilità editoriale di Brown Editore

Lavoro domestico: in Italia un esercito di 1,2 milioni di persone in nero

In Italia 6 lavoratori domestici su 10 lavorano nelle case degli italiani senza regolare contratto di assunzione. ...

Brown Editore

In Italia 6 lavoratori domestici su 10 lavorano nelle case degli italiani senza regolare contratto di assunzione. Un piccolo esercito di 1,2 milioni di lavoratori completamente in nero che generano un buco nelle casse dello Stato pari a 600 milioni di euro per reddito da lavoro non dichiarato (Irpef) e 1,8 miliardi di contributi previdenziali non versati (Inps). I numeri sono quelli calcolati da Assindatcolf in un report intitolato "Lavoro Domestico irregolare: quanto ci perde lo Stato" e presentato alla Camera dei Deputati. In realtà il buco generato dal lavoro domestico in nero è molto più grande visto che si devono aggiungere anche che gli stessi lavoratori che lavorano in nero nelle case degli italiani poi non presentano la dichiarazione dei redditi o dichiarano meno ore di quelle che realmente lavorano: si arriva così ad un mancato gettito nello casse dello Stato pari a 3,1 miliardi di euro l'anno. Complessivamente dice l'associazione, il lavoro domestico è in grado di generare un giro di affari annuo pari a 19,1 miliardi di euro (l'1,25% del Pil), di cui 10,3 miliardi derivanti da lavoro irregolare e 8,8 miliardi di euro da lavoro in chiaro. "Numeri importanti - dichiara Renzo Gardella, presidente Assindatcolf - ma che fino ad oggi non sono stati sufficientemente tenuti in considerazione da chi ha responsabilità di governo. Invertire la rotta diventa oggi fondamentale: sia per aiutare le famiglie che, indubbiamente, evadono per necessità ma anche per mettere a sistema un settore che, in una società che tende sempre più all'invecchiamento e non incentiva alla natalità, può rappresentare un vero e proprio motore sociale ed economico". "Una possibile soluzione - conclude Gardella - potrebbe essere quella di rendere il lavoro regolare meno costoso di quello in nero, come avverrebbe se si potesse interamente dedurre il costo del lavoro domestico. In attesa che il Governo faccia la sua parte la nostra associazione è a lavoro con le parti sociali con l'obiettivo di arrivare nel 2019 a definire un sistema di protezione specifico, long term care o sanitario integrativo, dedicato alle famiglie datrici di lavoro domestico".

Video Economia


Vai al sito: Who's Who

Modifica consenso Cookie