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Temi caldi
Dalla prima colazione al pranzo e
alla cena, passando per l'aperitivo il biologico è entrato ormai
di diritto nei pubblici esercizi. Il 50% dei bar italiani e
quasi il 70% dei ristoranti hanno proposto o impiegato cibi,
bevande e materie prime bio, per garantire ai propri clienti una
scelta più ampia, servire cibo più salutare e qualificare la
propria offerta. A rivelarlo è l'indagine Ismea realizzata in
collaborazione con Fipe e AssoBio condotta su un campione
rappresentativo di imprenditori, presentata oggi. Dei circa 111
mila bar, la metà ha in parte orientato la propria offerta verso
referenze bio, con un'incidenza più elevata nelle città del
Centro e Nord e con un numero di addetti superiore a 6;
un'offerta che conta quasi il 20% di alimenti e bevande che
riguarda maggiormente frutta, latte e vino. La colazione e
l'aperitivo sono le occasioni più adatte all'inserimento di
questi prodotti, mentre sul fronte di prezzi vengono venduti a
quasi il 15% in più rispetto all'omologo convenzionale, a causa
dei costi più alti per l'approvvigionamento.
Più elevata la presenza del bio nella ristorazione, impiegato
nei due terzi degli oltre 157 mila esercizi, ma ancor più al
Centro Italia (76%) e nel nord Ovest (69%) e nei locali con più
personale (fino all''81% con oltre 49 adetti). Prodotti che
rappresentano oltre il 30% del valore degli acquisti, con punte
del 42% per le verdure e del 34% per l'olio extravergine di
oliva. Anche in questo caso si sconta un sovrapprezzo di quasi
il 17%. Contorni e antipasti sono i piatti con più prodotti bio.
Bene le prospettive: oltre l'80% di ristoranti e quasi la
totalità dei bar confermano l'attuale politica di acquisto in
termini quantitativi; e anzi il 13,5% dei ristoranti potrebbe
diventare esclusivamente biologico, mentre per i bar quota scnde
al 6%. "La nostra attività di analisi è sempre focalizzata a
cogliere le principali tendenze nei consumi alimentari e nella
ristorazione", ha dichiarato il direttore del Centro Studi di
Fipe-Confcommercio, Luciano Sbraga. "Si tratta della prima
indagine sul tema che ci ha dato l'opportunità di allargare il
nostro sguardo anche al fuori casa", ha fatto notare il
responsabile della Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale di
Ismea. Il presidente di Assobio, Roberto Zanoni ha infine
auspicato che "questa ricerca possa essere aggiornata in maniera
costante per monitorare un canale di vendita e un mercato in
forte espansione".
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