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Il benzinaio, lo Stato alza i prezzi e accusa noi

"Non abbiamo speculato, perché punirci con obblighi e multe?"

"Noi non abbiamo truffato. E allora perché dobbiamo pagare questa tassa? Mettere un cartello costa qualche migliaio di euro. E' una tassa! Perché dobbiamo pagarla? Cosa abbiamo fatto di male?". Vincenzo T. ha un distributore sulla via Ardeatina, a Roma. Fra poco chiuderà il suo esercizio per partecipare allo sciopero dei benzinai. Ed è inviperito col governo. "Danno la colpa a noi - dice all'ANSA -, quando sono loro che hanno aumentato le accise, sono loro che hanno aumentato il prezzo della benzina! Il carburante è salito perché il governo ci ha messo le tasse sopra. Ma visto che la gente era incavolata, hanno detto che la colpa era nostra, che facevamo la speculazione. Era una balla, ma dovevano dar la colpa a qualcuno. Si sono inventati che dobbiamo esporre il cartello col prezzo medio, così non possiamo truffare. Ma quale truffa! Noi non abbiamo guadagnato niente con questi aumenti, prendiamo 3 centesimi al litro. E' lo stato che guadagna con le tasse, e poi dà la colpa a noi". In effetti, il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica ha reso noto che i prezzi dei carburanti, dopo l'eliminazione al 1/o gennaio del taglio delle accise, sono aumentati meno dell'aumento delle imposte... "Ecco, lo vede! - sbotta -. Era una balla che noi speculavamo. Sono loro che hanno aumentato le tasse! Ma poi dovevano scaricare la colpa su qualcuno, e allora hanno scelto noi!". Però, osserviamo, esporre il prezzo medio regionale di benzina e gasolio è una misura di trasparenza, aiuta il consumatore. E poi, non sarà una gran spesa o un gran lavoro... "Ma cosa ne sa lei? - ribatte furibondo Vincenzo -. Aggiungere un cartellone luminoso sono migliaia di euro! E perché devo pagarli, se non ho speculato? E poi, se un giorno mi dimentico di mettere il prezzo medio, mi becco pure il verbale! Ma scherziamo?". Alla domanda su come la prenderanno i clienti, Vincenzo alza le spalle. "E come vuole che la prendono? Non ci capiranno niente! Vedranno un sacco di numeri, prenderanno il prezzo regionale per il prezzo vero, non sapranno più cosa pagano. Poi romperanno le scatole a me. Ma andate a romperle al governo! Io non ho mica rubato, io guadagno 3 centesimi al litro, i prezzi li fa la compagnia. Sono loro che ci guadagnano, e lo Stato. Però poi il cartellone devo metterlo io, le multe devo pagarle io!". Quindi lo sciopero lo fa... "Ma certo che lo faccio! Però voglio vedere se tutti i colleghi chiudono...".

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