Si confermano in calo le Borse
europee al traguardo di metà seduta, mentre girano in territorio
positivo i futures Usa. Un cambio di rotta all'indomani dello
scivolone per i timori di un inasprimento della Fed sui tassi
dopo dati macro migliori delle stime. In arrivo oggi le
anticipazioni dell'American Petroleum Institute (Api) sulle
scorte settimanali di greggio. Nel Vecchio Continente Madrid
cede lo 0,4%, Londra lo 0,35%, Milano lo 0,25, Francoforte lo
0,17% e Parigi lo 0,14%.
Si allenta la tensione sui titoli di Stato, con il
differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi in rialzo a
186,4 punti, ma con il rendimento annuo italiano in ribasso di
5,4 punti al 3,684% e quello tedesco di 5,2 punti all'1,821%.
Amplia il calo il greggio (Wti -1441% a 75,83 dollari al
barile), mentre risale il gas (+0,22% a 135 euro al MWh) e il
dollaro scende a 0,95 euro.
Segna il passo TotalEnergies (-2,6%), che sta valutando di
ridurre gli investimenti nel Mar del Nord a causa del rialzo
della tassa sugli utili nel Regno Unito. In calo anche Bp
(-2,19%) e Shell (-1,7%), insieme a Eni (-1,33%). Positive le
utility più esposte sulle rinnovabili come la danese Orsted
(+3,07%) ed Erg (+2,35%), più caute A2a (+0,6%) ed Enel (+0,3%).
Segnano il passo gli automobilistici Volvo (-2,79%), Renault
(-1,57%), ancora in trattative con Nissan per rivedere
l'alleanza, Ferrari (-1,2%) e Stellantis (-0,67%). Bene
EssilorLuxottica (+0,74%) dopo l'accordo di licenza esclusiva
con Swarovski.
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